SOFIA COLETTI
Cronaca

Il capolavoro di Modigliani. Estate d’arte in Galleria

Il dipinto “Nu couché“ sarà in mostra fino al 15 settembre. Otto opere del grande pittore a confronto con i modelli del passato .

Sarah Cosulich e. Costantino D’Orazio presentano il capolavoro di Modigliani

Sarah Cosulich e. Costantino D’Orazio presentano il capolavoro di Modigliani

La sensualità di una donna distesa su un divano illumina l’estate dell’arte e della cultura. Dopo il trionfo de “Le tre età“ di Gustav Klimt con oltre 60mila visitatori, la Galleria Nazionale dell’Umbria ripropone la serie “Un capolavoro a Perugia” e quest’anno accende i riflettori su “Nu couché“ (1917-1918) di Amedeo Modigliani. Uno dei capolavori più celebri dell’artista livornese, proveniente dalla Collezione Permanente della Pinacoteca Agnelli di Torino, è il cuore pulsante di una raffinata mostra che da oggi al 15 settembre sarà l’occasione per immergersi nella vita, nelle relazioni e soprattutto nella ricerca del giovane maestro, per indagare i suoi rapporti con l’antico.

"Il format è semplice ma in Galleria riusciamo sempre a dire qualcosa in più" ha sottolineato il direttore Costantino D’Orazio nell’anteprima di ieri, insieme a Sarah Cosulich, direttrice della Pinacoteca Agnelli e Aurora Roscini Vitali, storica dell’arte del museo perugino. "L’idea – spiega D’Orazio – è quella di proporre un’opera fondamentale nel percorso di un artista famosissimo per coinvolgere il pubblico tradizionale e i giovani. Ma intorno a quest’opera abbiamo costruito un progetto culturale e scientifico per indagare come il linguaggio originale e personale di Modigliani possa costituire la rielaborazione in chiave moderna di modelli del passato".

Per questo al dipinto centrale si aggiungono altre sette opere di Modigliani: il “Ritratto di Monsieur Chéron“ arrivato dalla Fondazione Palazzo Maffei di Verona e sei preziosi disegni in prestito dal Castello Sforzesco e da Villa Necchi Campiglio del Fai di Milano, dove il pittore indaga il corpo femminile, ritratto in pose che alludono a quelle di sculture classiche. E così ogni opera è “accostata“ ai riferimenti iconografici più diretti: un’Afrodite accovacciata dal Parco Archeologico di Ostia Antica, una colonna lignea dorata a forma di sirena bifida dal Castello Bufalini di San Giustino, una serie di maschere provenienti dal Congo e dal Gabon in prestito dal Museo delle Civiltà di Roma. Il percorso si apre con un avvolgente filmato di sei minuti nella spettacolare sala immersiva e culmina ovviamente con il “Nu couché“: nel capolavoro a Perugia la donna raffigurata è probabilmente la pittrice Jeanne Hébuterne, modella e compagna di Modigliani, nell’appartamento parigino di rue Joseph Bara 3, dove inizia l’epoca del nudo sdraiato, diretta evocazione della Venere distesa che, a partire da Tiziano, diventa emblema di sensualità e seduzione. Nella mostra, le modelle distese di Modigliani sono così messe a confronto con immagini della Venere dormiente in prestito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e dalla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia. "In questa mostra c’è una narrazione che offre tutti gli strumenti per apprezzare il nostro capolavoro, uno dei 25 della collezione permanente su Modigliani" aggiunge Sarah Cosulich. Con l’occasione D’Orazio ricorda anche il rinnovo dell’accordo con Umbria Jazz che permette l’ingresso ridotto in Galleria a 6 euro per i possessori di un qualsiasi biglietto del festival. E da domani, la Galleria resta aperta tutti i venerdì fino alle 23.