
La tassa di soggiorno nel 2023 frutterà 388mila euro. Si apprende dalla delibera di giunta comunale che stabilisce la ripartizione dei proventi dell’imposta di scopo finalizzata alla promozione turistica. Rispetto al 2022 l’ente conta di incassare circa 68mila euro in più, pur mantenendo inalterate le tariffe (.1,30 euro a notte a persona; nei due stelle 1.50; nei tre stelle 2 euro e nei 4 stelle 2,50). L’anno scorso nelle casse del comune sono entrate 320.475 euro ed è stato praticamente il record da quando è stata introdotta l’imposta. Ebbene gran parte delle entrate del 2023, oltre un terzo (135mila euro), sarà destinata a saldare la prima rata dell’operazione Don Matteo 14 che dovrebbe costare circa 200mila euro. Altri 75 mila euro saranno messi a disposizione dei musei per l’organizzazione di nuove mostre mentre 65 mila euro andranno a sostenere economicamente i grandi eventi individuati dall’Ente. Ulteriori 65mila euro sono stati poi stanziati in favore della "gestione eventi e promozione turistica", 40 mila per il "cofinziamento info mobilità" e 8mila per la "procedura per la gestione dell’imposta di soggiorno - settore tributi". Una ripartizione degli introiti che non ha visto coinvolto l’osservatorio sul turismo, organo di controllo e pianificazione, previsto dal regolamento sull’imposta di soggiorni approvato dal consiglio comunale già dal 2015. A Tal proposito Confcommercio è pronta a chiedere spiegazioni all’amministrazione che più di una volta ha ribadito la volontà di voler attivare una politica partecipativa.
Daniele Minni