DANIELE MINNI
Cronaca

Sversati nel canale 100 litri di gasolio. Imprenditore e dipendente nei guai

Scheggino, tubature della cisterna di una casa in ristrutturazione recise da un operaio. Bonificato l’affluente del Nera

Operazione dei carabinieri forestali che hanno anche coordinato la bonifica del canale. Fiumarella, affluente del. Nera

Operazione dei carabinieri forestali che hanno anche coordinato la bonifica del canale. Fiumarella, affluente del. Nera

Sversano in un affluente del fiume Nera circa 100 litri di gasolio, denunciati imprenditore e dipendente di una ditta che stavano ristrutturando un’abitazione. I fatti sono venuti alla luce durante l’attività di controllo del territorio, quando i militari del nucleo carabinieri forestali di Sant’Anatolia di Narco sono intervenuti al canale Fiumarella (affluente del fiume Nera) nel comune di Scheggino per la presenza di un liquido oleoso sulla superficie dell’acqua. Sul luogo si sono portati anche gli agenti della polizia locale ed il personale dell’Arpa Umbria per effettuare i rilievi ed i dovuti campionamenti che hanno permesso di riscontrare proprio la presenza di gasolio. Sono state avviate immediatamente le operazioni per la bonifica del canale di acque ed è intervenuta sul posto una ditta specializzata per posizionare le barriere oleo-assorbenti galleggianti. A seguito delle indagini è stato scoperto che il gasolio presente sul suolo, nonché nelle acque sotterranee e superficiali, era quello che si trovava in una cisterna di un’abitazione in fase di ristrutturazione e i militari hanno potuto accertare che un operaio, durante i lavori, forse ignaro del danno ambientale che avrebbe potuto arrecare, aveva reciso le tubature causando la fuoriuscita del liquido. Il gasolio poi, infiltrandosi nel terreno, aveva raggiunto il canale formando la classica iridescenza sulla superficie dell’acqua. Dalle verifiche, con relativo campionamento delle acque per le successive analisi di rito, è stato stimato uno sversamento approssimativo di 100 litri di gasolio che hanno interessato un’area di circa 150-200 metri quadrati. È stata realizzata, mediante l’utilizzo di un escavatore, una trincea profonda oltre u metro e lunga circa 6 metri parallela all’argine del canale con lo scopo di individuare e mitigare gli idrocarburi prima che raggiungessero le acque superficiali e facilitare la relativa bonifica. Contestualmente è stata anche emessa, da parte del sindaco di Scheggino, un’apposita ordinanza sindacale urgente di divieto di captazione ed uso a qualsiasi scopo dell’acqua del canale. L’operaio e il titolare della ditta sono stati individuati e denunciati alla Procura di Spoleto per i reati di immissione di rifiuti pericolosi allo stato liquido nelle acque sotterranee e superficiali e di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti pericolosi. Ora i due rischiano un procedimento penale ed una salata sanzione amministrativa.