Suarez, truffa per la cittadinanza: "Esame concordato"

La Finanza all'Università per stanieri. Secondo l’inchiesta della fiamme gialle e della Procura di Perugia la cittadinanza italiana è stata ottenuta con una truffa

Suarez a Perugia (Foto Crocchioni)

Suarez a Perugia (Foto Crocchioni)

Perugia, 22 settembre 2020 - L'attaccante del Barcellona Luis Suarez avrebbe dovuto passare, senza incontrare alcun ostacolo, la prova di esame per la lingua italiana. Così era stato concordato. Secondo la procura di Perugia e la Guardia di Finanza, che hanno messo sotto inchiesta anche i vertici dell'Università per stranieri, c'era un accordo illecito che avrebbe consentito al calciatore di superare il test (necessario per avere la cittadinanza italiana da usare poi per motivi professionali) senza dover studiare.

Dall'inchiesta della Guardia di Finanza e della procura di Perugia emerge che la cittadinanza italiana di Luis Suarez è stata dunque ottenuta con una truffaI militari delle Fiamme Gialle stanno acquisendo documentazione nell'università del capoluogo umbro e notificando una serie di avvisi di garanzia. Dalle indagini è emerso che gli argomenti della prova d'italiano, sostenuta dall'attaccante del Barcellona e dalla nazionale uruguaiana il 17 settembre, erano stati concordati prima e i punteggi assegnati prima ancora della svolgimento della prova. 

La sessione straordinaria dell'esame "veniva istituita ad hoc unicamente per consentire il rilascio di una falsa attestazione di conoscenza della lingua italiana a livello B1 al calciatore Luis Suárez". E quanto si legge nel decreto di sequestro probatorio emesso dalla procura di Perugia. Adesso anche lo stesso Suarez potrebbe essere sentito dagli inquirenti. 

Secondo le indagini, iniziate a febbraio 2020, del nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza di Perugia per diversi fatti maturati all'interno dell'Università per Stranieri, risulta infatti che "gli argomenti oggetto della prova d'esame sono stati preventivamente concordati con il candidato e che il relativo punteggio è' stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa, nonostante sia stata riscontrata Nel corso delle lezioni a distanza svolte dai docenti dell'Ateneo, una conoscenza elementare della lingua italiana".

Suarez era arrivato quattro giorni fa da Barcellona a Perugia, dove ha svolto l'esame per ottenere la certificazione necessaria a ottenere il passaporto italiano ed essere tesserato come giocatore comunitario, con la Juventus in prima fila per l'uruguaiano. Ma oggi i militari della Guardia di Finanza, su indicazione del procuratore Raffaele Cantone, "stanno procedendo ad acquisizioni documentali presso gli uffici dell'universita' finalizzate al riscontro delle condotte sopra descritte nonché alla notifica di informazioni di garanzia per i reati di rivelazione di segreti d'ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, e altro.

Le intercettazioni

Le intercettazioni, riportate nel decreto di perquisizione, sono indicative della farsa che era stata messa in piedi per agevolare Suarez: "Comunque, allora, tornando seri - dice un interlocutore all'indagata Spina - hai una grande responsabilità perché se lo bocciate ci fanno gli attentati terroristici". E Spina: "Ma te pare che lo bocciamo! Oggi ho chiamato Lorenzo Rocca che gli ha fatto la simulazione dell'esame e abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l'esame! Oggi c'ho l'ultima lezione e me la devo preparare perché non spiccica na parola". L'interlocutore: "E che livello dovrebbe passare questo ragazzo... B1?". E Spina "non dovrebbe, deve, passera' perche' con 10 milioni a stagione di stipendio non glielo puoi far saltare perche' non ha il B1". E poi ancora: "Ma non coniuga i verbi, parla all’infinito...”. “Mi dici tu quale voto ci do e via”. E la risposta: “metti tutti 3, tanto ho sentito la rettrice ieri, linea è quella”. E ancora: "Sta memorizzando le varie parti dell'esame", assicurava l'esaminatore Lorenzo Rocca, responsabile del centro di valutazione linguistica dell'Universita' per Stranieri di Perugia, al rettore Giuliana Grego Bolli in una conversazione intercettata dalla Finanza. Grego, indagata assieme a Rocca, chiede assicurazioni: "Deve essere sul binario, ecco!". E l'altro: "Esatto, esatto, l'abbiamo instradato bene". E il rettore, a sua volta: "E deve essere su quel binario li'". E Rocca: "Su quel binario li'. Il discorso e' che comunque... sul verbale non ho problemi a metterci la firma perche' in commissione ci sono io e mi assumero' la responsabilita' ddell'attribuzione del punteggio. Il mio timore e' che poi tirando tirando, diamo il livello ed esce, i giornalisti fanno domande in italiano e la persona va in crisi. Quindi, un po' di preoccupazione ce l'ho perche' e' una gatta da pelare, come si fa si fa male". 

Gli indagati

Ci sono la rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli e il direttore generale Simone Olivieri tra gli indagati per l'esame di Luis Suarez a Perugia che comunque non risulta coinvolto nell'inchiesta. Non risultano coinvolti nemmeno persone dell'entourage dell'atleta. Risultano invece coinvolti nell'inchiesta anche la direttrice del Centro per la valutazione e certificazione linguistica dell'ateneo Stefania Spina. Il professor Lorenzo Rocca, esaminatore del centravanti; e Cinzia Camagna. Le accuse sono di falso ideologico e rivelazione dei segreti d’ufficio. Gli inquirenti sottolineano che l'indagine è stata avviata nel febbraio scorso e che allo stato non vede chiamate in causa altre persone oltre a quelle già emerse.

 

L'Università 

"In relazione agli accertamenti in corso l’Università per Stranieri di Perugia ribadisce la correttezza e la trasparenza delle procedure seguite - si legge in un comunicato dell'Università -  per l’esame sostenuto dal calciatore Luis Suarez e confida che ciò emergerà con chiarezza al termine delle verifiche in corso".