Inchiesta esame Suarez: anche la procura della Figc apre un fascicolo

La Finanza all'Università per stanieri. Secondo l’inchiesta della fiamme gialle e della Procura di Perugia la cittadinanza italiana è stata ottenuta con una truffa

Suarez a Perugia il giorno dell'esame

Suarez a Perugia il giorno dell'esame

Perugia, 23 settembre 2020 - La Procura delle Federcalcio ha appena aperto un'inchiesta sulla vicenda dell'esame 'farsa' sostenuto dal calciatore Luis Suarez a Perugia per acquisire la cittadinanza italiana. Il capo della procura della Federcalcio, Giuseppe Chinè, ha chiesto anche gli atti dell'indagine della magistratura ordinaria di Perugia. Il fascicolo della Figc si aggiunge a quello aperto dalla magistratura ordinaria.

Contestata corruzione anche a dg dell'università 

È stato contestato anche al direttore generale dell'Università per Stranieri di Perugia Simone Olivieri il reato di concorso in corruzione ipotizzato a carico della rettrice Giuliana Grego Bolli in relazione all'indagine che riguarda l'esame sostenuto da Luis Suarez. Anche per il dirigente nell'avviso di garanzia sono indicati solo i titoli di reato senza alcuna descrizione dei fatti ipotizzati. Gli investigatori continuano intanto a indagare alla ricerca di riscontri a supporto delle accuse di rivelazione di segreto d'ufficio e falso ipotizzate per la prova sostenuta dal calciatore.

L'avvocato della Juventus: "Nessun favoritismo richiesto"

Le intercettazioni che la riguardano, dice all'Ansa l'avvocato Maria Turco, il legale di parte Juventus che contattò l'università per stranieri di Perugia per l'esame di Suarez, sono «riportate fuori contesto e in maniera incompleta». «Ho espresso chiaramente la richiesta che la procedura avvenisse 'in presenza' e senza alcun tipo di trattamento di riguardo rispetto a qualsiasi altro candidato». Turco sottolinea anche che Suarez non è stato tesserato in Italia e che «la società che in quella fase si era interessata a lui», ovvero la Juve, mai nominata dalla Turco e non indagata dai pm, «aveva poi esplicitamente cambiato obiettivi di mercato».

Per la rettrice accusa di concorso in corruzione

Concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio: c'è anche questo reato tra quelli contestati alla rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli nell'ambito sull'esame sostenuto dall'attaccante del Barcellona Luis Suarez. È contenuto nell'avviso di garanzia inviatole dalla procura. Nell'atto compaiono solo gli articoli del codice penale di riferimento dei reati, 110 e 319, e la data alla quale farebbe riferimento la presunta condotta illecita, settembre del 2020. Senza però alcuna descrizione dei fatti contestati.

La vicenda

L'esame di italiano sostenuto a Perugia da Luis Suarez per ottenere la cittadinanza diventa un caso giudiziario, con l'accusa di rivelazioni di segreto d'ufficio per quattro dei cinque indagati perche' le domande sarebbero state anticipate al candidato dalla stessa Università. La Guardia di finanza del capoluogo umbro ha rilevato irregolarita' nella prova linguistica del 17 settembre: "Dalle attivita' investigative e' risultato che gli argomenti oggetto della prova d'esame sono stati preventivamente concordati con il candidato e che il relativo punteggio e' stato attribuito prima ancora dello svolgimento della stessa, nonostante sia stata riscontrata, nel corso delle lezioni a distanza svolte dai docenti dell'Ateneo, una conoscenza elementare della lingua italiana", si legge in una nota del procuratore Raffaele Cantone, ex presidente dell'Anticorruzione, che ha coordinato l'indagine.

I militari hanno acquisito documenti negli uffici dell'Universita': i reati ipotizzati nelle informazioni di garanzia sono rivelazione di segreti d'ufficio, falsita' ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici ed altro. L'inchiesta della procura umbra chiama in causa il rettore Giuliana Bolli Grego, il direttore generale dell'ateneo Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina, l'esaminatore Lorenzo Rocca, e l'impiegata Cinzia Camagna. Il reato di rivelazione del segreto d'ufficio e' contestato in concorso ai primi quattro indagati.

Per la procura di Perugia, avrebbero anticipato i contenuti della prova di esame orale del 17 settembre, "all'esito della quale veniva rilasciata in favore del calciatore del Barcellona l'attestazione della conoscenza della lingua italiana al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza della lingue (QCER) necessario per il conseguimento della cittadinanza italiana, al fine di procurargli i vantaggi patrimoniali connessi all'accesso alla procedura per la concessione della cittadinanza comunitaria".

I cinque rispondono invece di concorso in falso perche' il Rettore e il direttore generale "fornendo le necessarie direttive all'esaminatore Rocca e a Spina incaricata della preparazione del candidato e organizzando la sessione d'esame, Cinzia Camagna, predisponendo l'attestato e lo stesso Rocca procedendo alla relativa sottoscrizione, attestavano falsamente di aver proceduto alla verifica della conoscenza della lingua italiana al livello B1" di Suarez.

 

Le intercettazioni

Le intercettazioni, riportate nel decreto di perquisizione, sono indicative della farsa che era stata messa in piedi per agevolare Suarez: "Comunque, allora, tornando seri - dice un interlocutore all'indagata Spina - hai una grande responsabilità perché se lo bocciate ci fanno gli attentati terroristici". E Spina: "Ma te pare che lo bocciamo! Oggi ho chiamato Lorenzo Rocca che gli ha fatto la simulazione dell'esame e abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l'esame! Oggi c'ho l'ultima lezione e me la devo preparare perché non spiccica na parola". L'interlocutore: "E che livello dovrebbe passare questo ragazzo... B1?". E Spina "non dovrebbe, deve, passera' perche' con 10 milioni a stagione di stipendio non glielo puoi far saltare perche' non ha il B1". E poi ancora: "Ma non coniuga i verbi, parla all’infinito...”. “Mi dici tu quale voto ci do e via”. E la risposta: “metti tutti 3, tanto ho sentito la rettrice ieri, linea è quella”. E ancora: "Sta memorizzando le varie parti dell'esame", assicurava l'esaminatore Lorenzo Rocca, responsabile del centro di valutazione linguistica dell'Universita' per Stranieri di Perugia, al rettore Giuliana Grego Bolli in una conversazione intercettata dalla Finanza. Grego, indagata assieme a Rocca, chiede assicurazioni: "Deve essere sul binario, ecco!". E l'altro: "Esatto, esatto, l'abbiamo instradato bene". E il rettore, a sua volta: "E deve essere su quel binario li'". E Rocca: "Su quel binario li'. Il discorso e' che comunque... sul verbale non ho problemi a metterci la firma perche' in commissione ci sono io e mi assumero' la responsabilita' ddell'attribuzione del punteggio. Il mio timore e' che poi tirando tirando, diamo il livello ed esce, i giornalisti fanno domande in italiano e la persona va in crisi. Quindi, un po' di preoccupazione ce l'ho perche' e' una gatta da pelare, come si fa si fa male". 

Gli indagati

Ci sono la rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli e il direttore generale Simone Olivieri tra gli indagati per l'esame di Luis Suarez a Perugia. Il calciatore comunque non risulta coinvolto nell'inchiesta. Non risultano coinvolti nemmeno persone dell'entourage dell'atleta. Risultano invece coinvolti nell'inchiesta anche la direttrice del Centro per la valutazione e certificazione linguistica dell'ateneo Stefania Spina. Il professor Lorenzo Rocca, esaminatore del centravanti; e Cinzia Camagna. Le accuse sono di falso ideologico e rivelazione dei segreti d’ufficio. Gli inquirenti sottolineano che l'indagine è stata avviata nel febbraio scorso e che allo stato non vede chiamate in causa altre persone oltre a quelle già emerse.

 

L'Università 

"In relazione agli accertamenti in corso l’Università per Stranieri di Perugia ribadisce la correttezza e la trasparenza delle procedure seguite - si legge in un comunicato dell'Università -  per l’esame sostenuto dal calciatore Luis Suarez e confida che ciò emergerà con chiarezza al termine delle verifiche in corso".