
Le ex segreterie universitarie: un monumento al degrado
Perugia, 11 luglio 2025 – “Perugia, città ricca di storia e cultura, sembra a tratti dimenticare i propri obblighi sociali, morali ed estetici, lasciandoli cadere in un inesorabile oblio. È il caso, emblematico e purtroppo non isolato, delle ex segreterie universitarie di via Tuderte, nella zona della Pallotta. Abbandonate da lunghissimi anni, queste strutture, un tempo fulcro della vita accademica cittadina (e ancora prima filiale Fiat), sono oggi un triste monumento al degrado, un pugno nell’occhio per i residenti e una macchia indelebile sull’immagine del comune”. Così Giampiero Tamburi, presidente di Perugia Social City.
“Le ex segreterie, situate in una zona strategica e densamente abitata, sono state abbandonate dall’Ateneo, per una serie di problemi burocratici e di sicurezza. Così avanza l’indecenza: mura scrostate, erbacce che crescono ovunque, abbandono. Non si tratta di un semplice invecchiamento strutturale, ma di una palese mancanza di cura e programmazione da parte dell’amministrazione comunale che non interviene nei confronti dei proprietari. Simbolo statico di una quotidianità compromessa! Un edificio dismesso di queste dimensioni e in una posizione così centrale - nota Tamburi - non è un fatto di poco conto, ma una problematica che si ripercuote quotidianamente sulla vita dei residenti le cui conseguenze sono molteplici e gravi. Uno stabile fantasma è, per sua stessa natura, un richiamo per attività illecite. Spesso diventa rifugio dei senzatetto, tossicodipendenti o persone che cercano riparo, aumentando il rischio di furti, spaccio e atti di vandalismo nella zona circostante. I residenti si sentono meno sicuri, soprattutto nelle ore serali, vivendo con la costante preoccupazione per la propria incolumità e quella dei propri beni. Per quanto poi riguarda l’aspetto della salute, l’accumulo di rifiuti, la proliferazione di insetti e roditori attirati dall’incuria, e la mancanza di manutenzione rendono l’area un potenziale focolaio di infezioni e un serio problema igienico-sanitario per le abitazioni circostanti: il quartiere aspetta risposte”.