"Spoleto diventa un albergo diffuso". Quadruplicati affittacamere e B&b

Il presidente di Confcommercio: "Sul fronte turistico bene i ponti di primavera. Ora speriamo nell’estate"

"Spoleto diventa un albergo diffuso". Quadruplicati affittacamere e B&b

"Spoleto diventa un albergo diffuso". Quadruplicati affittacamere e B&b

"La città sta diventando un albergo diffuso". Sono le parole del presidente di Confcommercio Tommaso Barbanera, che stila il bilancio dei due ponti sul fronte del settore turismo. "Per quanto riguarda il fine settimana del 25 aprile si è registrato il tutto esaurito – afferma Barbanera –. Bene anche per il primo maggio, ma forse rispetto all’anno scorso c’è stata una lieve flessione dovuta presumibilmente al calendario. Comunque la stagione turistica è appena iniziata, ora dobbiamo confermare il buon avvio. I mesi estivi per le strutture alberghiere sono i più importanti, perché ormai da qualche anno l’occupazione media annua e di circa il 30% di cui gran parte proprio in estate. Dopo la pandemia è cambiato tutto, è subentrata una spiccata stagionalità dovuta a vari fattori. Molti alberghi hanno iniziato a chiudere nei mesi invernali e questa è diventata la prassi". "La città paga il mancato adeguamento dell’impiantistica sportiva – continua Barbanera –, ma anche l’assenza delle infrastrutture per puntare sulla convegnistica, due aspetti fondamentali per cercare di aumentare la percentuale di occupazione annua delle strutture alberghiere e per destagionalizzare i flussi turistici. Non ci sono più aziende e anche da questo punto di vista le strutture recettive non possono più fare affidamento su quei clienti che arrivavano per questioni di lavoro. La scuola di polizia può rappresentare un’importante risorsa, infatti abbiamo avanzato l’ipotesi di poter ospitare un centro concorsi nazionale, come avviene per la caserma militare di Foligno. A fronte di tutto ciò c’è stato un incontrollato aumento delle strutture recettive alternativa come bad and breakfast, affittacamere ed altro".

A parlare, sempre secondo Barbanera, sarebbero i numeri perché a Spoleto dal 2020 ad oggi si è passati da 39 a 120 attività. Si va da affittacamere a tariffe ribassate fino a bad and breakfast di "lusso" con tariffe superiori a quelle degli alberghi. Questa situazione ha comportato diverse problematiche anche sul fronte della disponibilità degli appartamenti in affitto con le tariffe che sono aumentate. Non scendono invece quelle dei locali a uso commerciale che nelle vie principali dello shopping rimangono però sfitti e vuoti a causa della forte crisi del commercio. Su questo argomento Confcommercio ha chiesto al comune di aprire un tavolo di concertazione per verificare di attivare delle misure volte a rilanciare proprio il settore del commercio, rivitalizzando alcune zone della città.