Si è concluso un altro appuntamento di questa estate eugubina: lo SpencerHill Festival 2023. La manifestazione dedicata a Bud Spencer e Terence Hill ha portato a Gubbio moltissimi turisti da tutta Europa, portando lustro al nome della città di pietra. Un pienone che rende felice l’amministrazione, la città, l’organizzazione e anche gli operatori commerciali, con l’Associazione Host, che raccoglie ristoratori e albergatori eugubini, che traccia un bilancio conclusivo più che positivo per quanto riguarda la kermesse del weekend appena trascorso.
"Lo ‘Spencerhill Festival’ regala un sold out in città. Le attività dell’ospitalità – si legge in una nota – chiudono in positivo questa ultima settimana di luglio grazie al festival, che ha convogliato in città numerosi ospiti stranieri e italiani".
Si parla di permanenze lunghe, fattore che stando all’associazione è spesso venuto meno nel corso di altri periodi dell’anno o di altri eventi, con soggiorni medi di tre notti: una durata che permette ai visitatori di usufruire dei tanti servizi che offre il territorio, dal noleggio di auto e biciclette fino ai bar e locali notturni.
I turisti hanno affollato Piazza Quaranta Martiri, interamente riservata allo SpencerHill, dal giovedì alla domenica, tra sfilate di auto storiche, dune buggy, gare di salsicce e braccio di ferro; il clou è arrivato nel tardo pomeriggio di sabato, quando sul palco è salito proprio Terence Hill, accompagnato dalle note de “Lo chiamavano trinità”, con l’inconfondibile look del personaggio del film.
Con la folla in visibilio, l’attore ha annunciato: "Potrei tornare sul set con un nuovo western, un ultimo film da regalare a tutti i fans per ricordare i bei tempi. Non è facile ma noi ci proveremo".
Lo sguardo va subito al futuro: il grande successo riscosso quest’anno potrebbe essere un valore aggiunto per riportare il Festival a Gubbio, con un’idea di continuità che può far risplendere la città umbra nel continente europeo.
L’evento ha anche fornito una prova della centralità e delle potenzialità di Piazza Quaranta Martiri: se sfruttata a dovere, può diventare scenario di altre manifestazioni, anche in virtù dei lavori di rifacimento che la attendono.