
Le forze dell’ordine in Piazza del Bacio
Un’estate di eventi per riaccendere la luce su uno dei luoghi più critici della città. È quanto prevede la delibera 238 approvata dalla Giunta comunale nell’ultima seduta, che detta le linee guida per la valorizzazione di piazza del Bacio e delle zone limitrofe nel quartiere di Fontivegge, da anni sotto i riflettori per questioni legate alla sicurezza e al degrado urbano. La zona, come riconosce la stessa amministrazione, "è da sempre teatro di problemi legati alla microcriminalità e a un diffuso senso di insicurezza percepita, nonostante il lavoro delle forze dell’ordine. Ma ora l’obiettivo è chiaro: trasformare piazza del Bacio da luogo marginale a spazio di aggregazione, cultura e socialità. Non solo dunque la ‘zona rossa’, ma anche attività collaterali. Il Comune punta a costruire una programmazione di eventi da giugno a settembre, concentrati nei weekend e nei giorni festivi, con attività diurne e in prima serata. L’iniziativa coinvolgerà associazioni, enti del Terzo settore e commercianti, già attivi nella zona, per dare vita a mercatini, concerti, stand gastronomici, food truck e feste di quartiere. Un progetto che non si limita all’intrattenimento, ma che mira a creare un presidio sociale permanente, elemento fondamentale per sottrarre spazio a degrado e criminalità.
"Restituire la piazza ai cittadini" è il concetto chiave della delibera, che prevede anche il supporto logistico del Comune, con l’eventuale messa a disposizione di palchi, transenne, tavoli e personale. L’iniziativa rientra nella linea programmatica "Vince la cultura", approvata nel 2024 e che guida il mandato dell’amministrazione Ferdinandi fino al 2029.
Una cultura intesa non solo come fruizione artistica, ma come leva di coesione sociale e di rigenerazione urbana. Piazza del Bacio torna così al centro dell’agenda politica locale. Un segnale forte per Fontivegge, quartiere strategico tra centro e periferia, che troppo spesso ha fatto notizia solo per le sue ombre. L’estate 2025 potrebbe essere il primo passo verso un nuovo volto della zona. Ma servirà l’impegno di tutti – istituzioni, cittadini, realtà associative – per rendere duratura questa trasformazione.