
Onore ai caduti, Inno di Mameli e celebrazioni in tutta la regione. La governatrice Proietti: "Giornata che ci unisce nella memoria e ci richiama a invocare sempre la pace".
Settantanove anni fa alle urne venne scelta una nuova forma di stato. Nella provincia di Perugia e in quella di Terni alle urne andò il 91% degli elettori e delle elettrici (per la prima volta al voto) e il 72% degli umbri scelse di abolire la monarchia: L’Umbria con il suo voto per la Repubblica risultò la terza regione d’Italia.
"Celebriamo la Repubblica, una giornata che ci unisce nella memoria e nella responsabilità – ha dichiarato la governatrice Stefania Proietti – In questa data l’Italia voltava pagina: milioni di cittadine e cittadini, per la prima volta con piena parità, grazie al voto delle donne, scelsero con coraggio e consapevolezza la forma repubblicana dello Stato. Una svolta storica, politica e culturale, che affermava la libertà, la dignità, la partecipazione come principi non negoziabili della nostra convivenza civile". E in una nota ha aggiunto: "Celebrare la Repubblica significa riaffermare ogni anno un impegno collettivo, il 2 Giugno è il richiamo alla coesione, all’appartenenza e alla responsabilità di ciascuno di noi. L’Umbria con la sua storia ed i suoi valori, è una regione che vuole dare un contributo forte e coerente alla costruzione di un’Italia sempre più democratica, pluralista e inclusiva. Siamo una terra che crede nel lavoro come strumento di dignità, nella scuola come presidio di uguaglianza, nella cultura come motore di cittadinanza attiva, nei servizi pubblici come garanzia di coesione sociale. In ogni nostra azione istituzionale si riflette l’impegno a tradurre quei valori in realtà concrete. La Festa della Repubblica ci richiama alla centralità delle istituzioni, al valore della rappresentanza democratica e al ruolo fondamentale degli enti locali come garanti della prossimità e della concretezza dell’azione pubblica. Ma ci richiama a invocare sempre la pace".
Celebrazioni in tutta la regione. A Perugia, promosse dalla Prefettura in collaborazione con la Regione Umbria, con la Provincia, con il Comune e con il Comando militare Esercito, hanno avuto inizio presso il monumento ai caduti dell’Ara Pacis, dove un picchetto interforze ha reso gli onori ai Gonfaloni della Regione Umbria, della Provincia e della Città di Perugia, nonché al Prefetto della provincia, Francesco Zito. Successivamente, ha avuto luogo la solenne cerimonia dell’alzabandiera, accompagnata dall’esecuzione dell’inno di Mameli e di quello Europeo da parte del coro di voci bianche e del coro giovanile del conservatorio di musica Francesco Morlacchi, nonché di quello dell’Università degli Studi di Perugia, diretti dal maestro Marta Alunni Pini. Oltre ai vertici territoriali dell’esercito, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, erano presenti, tra gli altri, la presidente dell’Assemblea legislativa, Sara Bistocchi, il presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, e la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi.