
Sos criminalità minorile : "Prima aiutiamo gli adulti"
PERUGIA
Preoccupano i dati sulla criminalità minorile resi noti ieri dal procuratore generale Sergio Sottani. Preoccupano ed inducono ad alcune riflessioni. Di seguito alcune considerazioni da parte del vicesindaco e assessore all’istruzione Gianluca Tuteri. "È un grande poeta. Ho trovato nei suoi scritti, grandi verità. Auden scrive: “...caro mio, non si può far nulla per i bambini fintanto che non si sarà fatto qualcosa per gli adulti… È un pensiero semplice ma cupo, che non offre soluzioni. Si può tradurre in tanti modi - osserva Tuteri - un modo banale potrebbe essere che non sarà mai possibile “salvare” i bambini dalla cultura della criminalità se non si “salvano” prima le loro famiglie. E come “salvarle”, se non sono stati “salvati”, già da prima, i loro componenti? se quei componenti sono, da sempre, “balordi”, e quelle famiglie sono, da sempre, “multiproblematiche”? e se, soprattutto, la cultura della criminalità, della marginalità, della contraddizione, è l’unica via percorribile per chi, per qualunque motivo, è rimasto sperduto, confuso, umiliato, escluso nel cammino della “normalità”; in un mondo poi che (giustamente) ricusa il principio della “normalizzazione” e (ingiustamente?) vive sul principio del successo e della disuguaglianza. L’approccio era banale, ma l’arrivo è urtante; perché esistono addirittura, luoghi dove ogni successo, anche quello che il crimine può dispensare, è vietato; e dove l’unico successo possibile è la mera disperata sopravvivenza; e solo a pensarci il discorso si avvita nella inutile banalità della estremizzazione, nella triviale, confusa, generica, umiliante condanna di una società che produce i bambini delle fogne di Bucarest, che sembrano avere accumulato in sé la tristezza e l’odio di una umanità smarrita, o anche i rom e i barboni che muoiono di freddo a Roma, i cafri delle città-ghetto del Sudafrica, dove la vita sembra l’inferno. Questo è, credo, quello che voleva dire Auden dicendo che bisogna fare qualcosa per gli adulti: riempire di vita la loro vita, di scopo, di simpatia, di dedizione, di affetti perché questi ne riempiano l’avvenire dei bambini. Riempire la vita dei bambini, lasciar crescere la loro anima perché diventino uomini con una vita piena, e perché gli adulti possano rispecchiarsi in loro e vedere in loro un futuro degno".