"Qui la Tari continua a essere tra le più basse in Umbria. Per il 2025 ci sarà un decremento medio delle tariffe dell’1,73 per cento e una riduzione di quasi 119 mila euro dei costi complessivi del servizio". È quanto rivendica il Comune nell’ultima seduta del consiglio dove la riarticolazione tariffaria della tassa sui rifiuti per l’anno in corso, con il relativo aggiornamento del piano economico finanziario, è stata approvata a maggioranza (voto contrario delle opposizioni). Ma nel corso del dibattito ci si interroga sulle misure da adottare per abbassare ulteriormente i costi. Intanto a far capire quale sarà la ricaduta concreta della riduzione per il 2025 è stato l’assessore al bilancio Mauro Mariangeli, che ha esordito: "Chiederemo ai cittadini una spesa minore per la Tari, mentre in alcuni comuni della regione gli aumenti della tassa saranno a doppia cifra". Alcuni esempi: per le utenze domestiche, una famiglia di cinque componenti (con un appartamento di 120 metri quadrati), spenderà 362 euro invece dei 372 euro del 2024 mentre una famiglia di quattro persone (appartamento di 100 metri quadrati) spenderà 290 euro contro i 299 euro dell’anno prima. Per quanto riguarda le utenze non domestiche, la categoria dei negozi con una superficie tassabile di 200 metri quadrati, avrà una riduzione di 33 euro circa. L’assessore ha chiarito che ai fini della determinazione delle tariffe sono state conteggiate, tra le altre voci in detrazione, il contributo del Ministero per le scuole (oltre 46 mila euro) e gli incassi derivanti dal recupero dell’evasione della Tari (190 mila euro). Il costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti per il 2025 sarà di 8 milioni 831 mila euro.
Nel corso del dibattito che ha preceduto la votazione a catalizzare l’attenzione in aula è stato il tema dei costi della gestione dei rifiuti. "Non si vede alcun beneficio sulla Tari dalla gestione della discarica di Belladanza" ha detto la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni che ha chiesto la convocazione di una commissione per analizzare le voci che compongono la tariffa. A chiedere di aprire una riflessione sulla Tari è stata anche la capogruppo del Psi Loriana Grasselli. "Bisogna capire quanto incide questo modello di raccolta differenziata sulla tariffa", ha aggiunto Riccardo Leveque di Fdi così come Valerio Mancini della Lega. "L’impiantistica per il trattamento dei rifiuti non determina di per sé un benefit economico diretto", ha chiosato il sindaco Luca Secondi che ha invitato a "considerare correttamente la questione Tari".