Sms e messaggi falsi, l’Usl denuncia: "Colpiti servizi sanitari e ospedale"

L’azienda smentisce categoricamente la chiusura del pronto soccorso alle “fratture“ e presenta un esposto

Sms e messaggi falsi, l’Usl denuncia: "Colpiti servizi sanitari e ospedale"

Sms e messaggi falsi, l’Usl denuncia: "Colpiti servizi sanitari e ospedale"

Falsi sms e messaggi whatsapp annunciano la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto: la Usl Umbria 2 denuncia. Ad annunciarlo sono Il direttore sanitario Nando Scarpelli e il direttore generale Piero Carsili. I fatti risalgono a domenica scorsa quando "sono circolati sms e messaggi whatsapp falsi e tendenziosi - tuona l’azienda sanitaria – nei quali si afferma testualmente: ’Vi informo che da domani il 118 trasporterà tutte le fratture a Foligno. Nessuna (dicasi nessuna) deve accedere al pronto soccorso di Spoleto. Per ordine di: direttore sanitario aziendale, direttore di presidio ospedaliero, direttore dipartimento emergenza - urgenza, direttore dipartimento chirurgia, direttore ortopedia e traumatologia. Forse è il caso di farsi sentire’". Ma non finisce qui perché con un secondo messaggio, sottolinea sempre l’Usl, si annuncia che "il provvedimento è stato adottato dal responsabile del’Ortopedia e Traumatologia Foligno Spoleto (dott. Pucci) il quale ha recepito l’input della direzione sanitaria aziendale (dott. Scarpelli) la quale direzione ha semplicemente dato attuazione al progetto terzo polo (a Spoleto solo chirurgia protesica, chirurgia traumatologica a Foligno). Se qualcuno vuole saperne di più parli con Pucci". . La Usl Umbria 2 comunica che le “notizie“ diffuse "sono assolutamente prive di fondamento, palesemente pretestuose e tendenziose volte ad attaccare inopinatamente il servizio sanitario del territorio e dell’ospedale di Spoleto, denigrare le strutture, i professionisti, la direzione, con la conseguenza di procurare, attraverso falsi avvisi, un ingiustificato allarme tra la popolazione". L’azienda sanitaria quindi precisa che "nessuna disposizione in tal senso è stata assunta dalla direzione aziendale né, tanto meno, da alcuni responsabili di struttura". "Al fine di tutelare il prestigio e l’immagine delle strutture e dei professionisti citati nei messaggi, - si legge nella nota a doppia firma - la direzione aziendale della Usl Umbria 2 procederà presso le sedi competenti per perseguire penalmente e civilmente gli autori e i responsabili di queste false informative diffuse alla popolazione che, oltre a procurare un allarme ingiustificato, minano e danneggiano l’operatività dei servizi sanitari."