
"La relazione della Corte dei conti sul rendiconto generale della Regione Umbria per l’esercizio 2024 smentisce in modo netto e...
La relazione della Corte dei conti sul rendiconto generale della Regione Umbria per l’esercizio 2024 smentisce in modo netto e inequivocabile la narrazione costruita dalla presidente Stefania Proietti (foto) e dalla sua Giunta. A beneficio degli umbri, comprensibilmente disorientati, intendiamo fare chiarezza, riportando quello che riferisce il massimo e più autorevole organo di controllo". A dirlo i consiglieri regionali di opposizione del centrodestra, chiedendo anche il ritiro della manovra fiscale varata dalla Giunta.
"Al centro della questione – spiegano, in una nota della Regione – c’è il presunto disavanzo sanitario di 243 milioni di euro, comunicato dalla Giunta come giustificazione per la manovra tributaria straordinaria approvata in primavera. Una cifra che la Corte smentisce. Testualmente, si legge: ‘quando la Giunta regionale dell’Umbria ha adottato un provvedimento di manovra fiscale sul triennio 2025-2027 pari a quei dati che ho dato - sono particolarmente impegnativi - aveva chiaro che l’impegno non era su 243 milioni, che non sussistono, ma su 90 milioni, poi ‘accertato dal Tavolo nei definitivi 34 milioni, al netto delle risorse rivenienti dal payback e dalla premialità’.
La stessa Corte precisa che i 243 milioni comunicati pubblicamente si riferivano esclusivamente alle aziende sanitarie e ospedaliere, mentre ‘non consideravano le risultanze (positive) della Gestione sanitaria accentratà, e dunque non potevano essere in alcun modo attribuiti all’intero sistema sanitario regionale. La realtà dei fatti era ben diversa da quella presentata dalla Giunta: il disavanzo – concludono – era già noto, circoscritto e sotto controllo, e la Regione aveva a disposizione tutti gli strumenti, tecnici e contabili, per affrontarlo".