LUCA FIORUCCI
Cronaca

Sigilli da 12 milioni a Olivi: "Contestazioni infondate"

Gli avvocati dell’imprenditore pronti al ricorso contro il maxi sequestro "Molte accuse già archiviate". Indagini per frode nel commercio di carburanti.

Guardia di finanza in azione

Guardia di finanza in azione

Sono pronti all’appello contro il provvedimento di sequestro gli avvocati Nicola Di Mario e David Brunelli, difensori dell’imprenditore del settore carburanti, Mauro Olivi, colpito dal sequestro di beni a lui riconducibili per un totale di oltre 12 milioni di euro, disposto dal tribunale di Perugia su richiesta della Procura della Repubblica. "Siamo convinti - sostengono i difensori – che una completa revisione della sentenza dimostrerà l’infondatezza di tutte le contestazioni, molte delle quali già archiviate o oggetto di procedimenti ancora in corso".

Archiviata, per esempio, l’accusa di frode a carico dell’imprenditore, e della figlia Federica, legale rappresentante della società, nell’ambito di un procedimento che vedeva coinvolte diverse società del settore. I presunti illeciti ipotizzavano il mancato versamento dell’Iva attraverso una serie di passaggi, tra varie società, ritenuti fittizi e con l’intento appunto di evadere il versamento delle imposte. La posizione era stata definita dal gup nel gennaio 2023. Tra le operazioni sospette contestate a Olivi, definito un soggetto "fiscalmente pericoloso", anche quelle relative al trasferimento di somme attraverso i conti correnti dei suoceri, successivamente investite in polizze assicurative poi riscattate da Olivi e dalla moglie. Uno dei tasselli, secondo l’accusa, di un patrimonio, sproporzionato ai propri redditi, conseguenza delle attività illecite, in particolari frodi nel commercio del carburante, reiterate nel tempo, che avrebbero portato, sempre per la Procura, a reinvestire sistematicamente i soldi in investimenti, sia in società riconducibili all’imprenditore, tra cui tre distributori di benzina, che immobiliari, con l’acquisto di terreni in via Settevalli, ma anche a Rieti e Roma. Ricostruzione, come detto, che il diretto interessato contesta tramite i suoi legali e che sarà oggetto del ricorso che verrà presentato in Corte d’appello.