LUCA FIORUCCI
Cronaca

Si tuffa e salva un uomo. Il racconto del brigadiere: "Ma non sono un eroe"

Deruta, 55enne soccorso dopo essere finito nelle acque del Tevere . Alessio Volpi: "Ho fatto il mio dovere. Questa divisa? Lo sognavo da bambino".

Il brigadiere Alessio Volpi insieme al collega di pattuglia, il carabiniere Marco Sferragatta, protagonisti dell’intervento

Il brigadiere Alessio Volpi insieme al collega di pattuglia, il carabiniere Marco Sferragatta, protagonisti dell’intervento

La domanda se l’aspettava. Si sente un eroe? "No che non mi sento un eroe" ride al telefono. "Ho fatto solo quello che andava fatto. Del resto, con il lavoro che faccio, è possibile che si verifichino situazioni di questo tipo. Di quanti casi simili di sente parlare?". Alessio Volpi è brigadiere, capopattuglia in servizio al Radiomobile della compagnia di Todi. Domenica scorsa pioveva forte. Al 112 era arrivata la chiamata di un uomo che annunciava la volontà di gettarsi nel Tevere, a Deruta. Con il collega, il carabiniere Marco Sferragatta, sono saliti in auto e sono partiti. "Conosciamo bene quelle zone, siamo andati dove pensavamo potesse aver lasciato l’auto come aveva annunciato. E vicino al ponte di Casalina l’auto l’abbiamo trovata. Era chiusa, ma si poteva leggere il biglietto che l’uomo aveva lasciato. Lo abbiamo cercato lungo le sponde scoscese, siamo tornati al ponte. Alla fine abbiamo notato un’ombra in acqua. Abbiamo provato ad avvicinarsi di nuovo e, trovato un passaggio, sono sceso fino al fiume. Ho tolto gli stivali, mi sono alleggerito il più possibile e mi sono tuffato per prendere quel signore di cui, dall’acqua, in quel momento affiorava solo la testa". E recuperarlo non è stato molto semplice, perché l’uomo, un 55enne, forse anche per l’alcol assunto, non era collaborativo. "Come avete fatto a trovarmi così presto?". Le poche parole pronunciate al brigadiere, prima che il militare iniziasse a nuotare all’indietro verso la riva. "Ma certo, riuscire a risalire non era facile. C’erano erbe e rovi, un dislivello di alcuni metri, era tutto molto scivoloso. Insomma, non era una situazione semplice. Il mio collega, con cui c’è un grande affiatamento acquisito nel tempo, ha cercato subito di aiutarci. Si è unito anche il comandante della stazione di Deruta, il maresciallo capo Francesco Babato. Poi i vigili del fuoco grazie ai quali abbiamo completato il recupero da una posizione di sicurezza sulle pietre, dove eravamo riusciti a piazzarci. Ecco tutto". Il brigadiere Volpi, umbro di origine, dopo dieci anni di servizio in Lombardia, da 5 è a Todi. Veste la divisa da quando ha finito le scuole superiori e si è arruolato. Coronando un sogno che ha sempre avuto: "Sì, ho sempre voluto essere un carabiniere. Sa da bambino quando si gioca con le macchinine e tu vuoi sempre la “gazzella“ dei carabinieri? A me è successo proprio questo".

Luca Fiorucci