REDAZIONE UMBRIA

Sfrattata la giostrina coi cavalli : "Serve spazio a Eurochocolate"

La giostrina coi cavalli di Piazza della Repubblica a Perugia costretta a chiudere per Eurochocolate, spostamento temporaneo in Piazza Matteotti. Titolari lamentano costi e disagi.

La giostrina di piazza della Repubblica mentre viene smantellata. Sarà riallestita a fine mese in piazza Matteotti

La giostrina di piazza della Repubblica mentre viene smantellata. Sarà riallestita a fine mese in piazza Matteotti

PERUGIA - La giostrina coi cavalli che staziona ormai da tempo in piazza della Repubblica costretta a chiudere baracca e burattini fino al 24 novembre, vale a dire per tutta la durata di Eurochocolate. Poi, una volta finita la kermesse, potrà tornare in centro. Ma sarà spostata in piazza Matteotti. Ieri i titolari dell’attrazione, la famiglia Masseroni di Marsciano, sovraintendevano le complesse operazioni di smantellamento dell’impianto.

"Uno scherzetto – spiega Claudia – che tra smontaggio e rimontaggio ci costa un botto, tra risorse economiche, fatiche fisiche e stress psicologico. Senza considerare il mancato guadagno causato da questi giorni di stop". L’attrazione, a dire il vero, fa ormai parte dell’arredo urbano autunnale e natalizio di Corso Vannucci. Il suo design retrò fa sognare i bambini e riporta indietro nel tempo i genitori, che tanti giri hanno fatto quando erano piccoli in groppa a quei destrieri o a bordo della zucca di Cenerentola. "Siamo qui da 30 anni, mica un giorno! Tantissime – dice Claudia – le persone che si sono fermate per chiederci cosa stava succedendo. Molte si sono perfino preoccupate della salute di mia madre. Ma per fortuna la chiusura momentanea non è dipesa da noi". La giostrina, infatti, è stata sgomberata per far posto agli stand di Eurochocolate. "Speravamo in una deroga dell’ultimo minuto – spiegano – ma la telefonata tanto attesa non è arrivata. In molte città italiane le giostre di piccole dimensioni come la nostra sono fisse: a noi ci tocca traslocare con i sacrifici e le spese che comporta...".

Silvia Angelici