Cronaca“Seed“, il Festival dell’architettura riflette sul futuro

“Seed“, il Festival dell’architettura riflette sul futuro

“Seed“, il Festival dell’architettura riflette sul futuro
“Seed“, il Festival dell’architettura riflette sul futuro

Dall’intelligenza delle piante al giardino agrivoltaico, dall’edilizia innovativa alla biologia cellulare: è un autentico tuffo nel mondo del design e della natura, ma anche nella spiritualità, la prima edizione di “Seed“, “seme“ in inglese, il Festival dell’Architettura che si terrà dal 24 al 30 aprile tra Perugia e Assisi.

Architetti, ingegneri e urbanisti, insieme ad artisti, scienziati, filosofi, psicologi, economisti: tutti uniti per la “rigenerazione umana“, oltre che urbana, in sette giorni di riflessioni dedicate al futuro del design e dell’architettura, e soprattutto dell’ambiente, l costruito come habitat per un domani dove scienza, filosofia e arte dialogano tra loro. Ci saranno fisici (Fabio Truc), virologi (llaria Capua) in dialogo con i grandi nomi della progettazione: Renzo Piano Building Workshop, Benedetta Tagliabue, Kjetil Trædal Thorsen - Sn›hetta, Michele De Lucchi, Open Architecture, Carlo Ratti, Paola Viganò, Mario Cucinella, Joseph Grima, Bjarke Ingels Group, Patricia Viel, e Mvrdv.

"Il festival declina le profonde radici storiche nella contemporaneità e getta un grande ponte verso il futuro" dice Andrea Margaritelli, presidente della Fondazione Guglielmo Giordano (nella foto) che organizza l’evento, promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione InArch Umbra per l’Architettura.

Il programma di Perugia (24-28 aprile) si articola in cinque ambiti tematici: architettura, urbanistica, design, territorio e vita del pianeta. Per la due giorni ad Assisi (29-30) il focus sarà il senso del sacro in architettura.