REDAZIONE UMBRIA

Sanità, i fronti aperti. La nuova Pet-Tc giace in magazzino da aprile

Il progetto di sostituzione risale a 4 anni fa e il vecchio macchinario è rotto. A Perugia cresce il tono delle proteste. E Spoleto sabato scende in piazza.

Sanità, i fronti aperti. La nuova Pet-Tc giace in magazzino da aprile

Sono Spoleto e Perugia attualmente i due fronti caldi della sanità umbri. Le due città in queste ore sono al centro del dibattito, fermo restando che il resto della regione non gode di ottima salute. L’altro ieri al Consiglio grande sono venute fuori tutte le magagne del capoluogo legate al sistema salute, con professionisti della Asl a raccontare la situazione disastrosa di alcuni servizi, pazienti e cittadini che hanno raccontato storie da far venire i brividi. E in mezzo a tutto questo la necessità della Regione di tagliare 28 milioni a ospedali e Usl e la questione della Pet-Tc del Santa Maria della Misericordia da rottamare. Già, perché i pezzi di ricambio ormai non si trovano più neanche all’estero. Ma questa è una storia tttttipica italiana fatta di ritardi, burocrazia e disorganizzazione. Già, perché il progetto di spostare il macchinario dal blocco F del piano - 2 al -1 della Medinina Nucleare è qualche anno che vine trascinato da un direttore all’altro. Il nodo però fino a qualche tempo fa era quello dei fondi: dove trovare quei 2 milioni per comprare la nuova Pet-Tc. Alle fine i soldi sono spuntati fuori dal Pnrr, ad aprile è stata acquistata ma tutto è rimasto negli scatoloni proprio perché nel frattempo i lavori a - 1 non sono stati mai avviati. Adesso la vecchia Pet-Tc si è rotta del tutto e come sempre succede si procede in emergenza: i lavori pare partiranno al più presto, ma intanto i pazienti sono costretti ad andare a Foligno. E per un capoluogo di regione non è proprio il massimo. "Questa è solo la punta dell’icerberg" tuonano associazioni e opposizione. Intanto a Spoleto cresce l’attesa per la manifestazione di sabato a difesa dell’ospedale: ieri la Cisl si è smarcata, ma la Giunta Tesei e tutta la maggioranza sa bene che questa è un’altra grana che da qui alle elezioni avrà il suo peso, al netto degli innumerevoli disagi per cittadini. E il Pd con i consiglieri regionali Tommaso Bori e Simona Meloni rincara la dose: "Più che un aggiornamento del ‘Piano di efficientamento del sistema sanitario regionale’, quello approvato dalla Giunta regionale è un vero e proprio progetto di smantellamento della sanità pubbliuca. Tesei decide di tagliare circa 30 milioni alla spesa sanitaria, riduce da 12 a 4 i distretti sanitari e impone d’ufficio il ridimensionamento di servizi territoriali, reparti e addirittura di interi ospedali".