
Rodolfo Piccotti in una foto di repertorio con il sindaco Luciano Bacchetta
Città di Castello, 17 dicembre 2019 - «Nella vita rifarei tutto, anche la guerra", aveva detto nel corso della sua ultima intervista Rodolfo Piccotti, scomparso ieri all’ètà di 102 anni. Per tutti era nonno "Picche", medaglia d’oro al valor militare, uno degli ultimi reduci della campagna italiana di Russia del 1941 della quale ancora parlava con viva memoria e profonda commozione.
Piccotti, classe 1917, (il prossimo mese di gennaio avrebbe compiuto 103 anni) sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale, "Reparto Lanciafiamme", schierato in prima linea nella campagna di Russia. Era nato a Montecastelli, poi trapiantato nella frazione di Promano non ha trascorso una vita facile: fin da piccolo si è dovuto rimboccare le maniche per far fronte alle necessità della famiglia, una madre mancata troppo presto e tempi davvero difficili. Con la leva militare poi, partito da giovane soldato, è ritornato soltanto dopo aver affrontato la Seconda Guerra Mondiale nientemeno che in Russia: imprese inimmaginabili e sofferenze atroci fra i freddi inverni e le difficoltà del fronte. Sopravvissuto alla ritirata, è ritornato quasi trentenne e ha conosciuto Gina, con la quale, sposato da 73 anni, ha vissuto a Promano assieme alla figlia Maria Paola, al genero Giuseppe, nipoti e bisnipoti. Una famiglia di riferimento per tutto il paese e per i numerosi amici, che nel corso degli anni hanno sempre trovato in "Picche" e Gina, una preziosa compagnia. "A nome della giunta e della comunità tifernate alla famiglia le più sentite condoglianze e i sentimenti di gratitudine per la scomparsa di una persona davvero eccezionale che rimarrà per sempre nostri cuori", ha detto il sindaco Luciano Bacchetta che ne parla come "un altro pezzo di storia, a tratti drammatica, quella della guerra e del dolore, che se ne va".
Rodolfo Piccotti ha rappresentato un esempio al quale soprattutto le giovani generazioni con orgoglio e gratitudine dovranno fare riferimento. Cordoglio per la morte di nonno Picche "anche dalla comunità di Promano dove Piccotti viveva con la famiglia. Parole commosse anche da Benedetto Paolucci, presidente del Leo Club Citta’ di Castello, e socio fondatore dell’associazione "I fiori di lillà" amico di famiglia che considerava Picche come un nonno acquisito. I funerali si svolgono oggi al cimitero monumentale alle ore 10,30: per il Comune sarà presente l’assessore alle politiche sociali Luciana Bassini.
C.Crisci