
Le indagini sono state condotte dagli agenti del commissariato
A distanza di 3 mesi dalla rissa che in piazza Garibaldi, a Città di Castello, aveva coinvolto un cittadino di origine marocchina e tre italiani - che si erano picchiati anche con l’uso di alcune spranghe - sono state chiuse le indagini: il questore di Perugia ha denunciato tutti e quattro i presunti protagonisti del fattaccio, emettendo a carico loro anche i Daspo Willy. Per diversi mesi non potranno più tornare in piazza. A notificare i provvedimenti sono stati, nelle scorse ore, gli agenti del commissariato di polizia che hanno svolto gli accertamenti del caso.
La violenta rissa era avvenuta lo scorso 2 giugno in piazza Garibaldi e aveva coinvolto un cittadino di nazionalità marocchina di 24 anni e tre italiani, di 51, 52 e 42 anni. I quattro, tutti residenti in zona, sono stati denunciati per i reati di rissa aggravata, lesioni personali e danneggiamento aggravato. Uno di loro deve inoltre rispondere di lancio pericolo di cose poichè aveva scagliato nei confronti degli avversari una bottiglia di vetro, trovata poi per terra.
Il litigio, secondo quanto era stato ricostruito, era scattato per futili motivi tra il ventenne e gli altri tre: dopo essersi impossessati di alcune spranghe metalliche asportate dalle fioriere di un esercizio pubblico presente nella piazza, i quattro si sarebbero colpiti reciprocamente con violenza. I fatti, anche per via delle modalità con cui si erano verificati tra l’altro in un luogo centrale della città, "avevano suscitato forte preoccupazione e allarme tra residenti e passanti", innescando uno strascico di polemiche di natura politica sulla sicurezza. Durante le indagini, svolte dal commissariato di polizia, sono state prese in esame anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza e le testimonianze delle persone presenti al momento dei fatti, elementi che avevano consentito l’identificazione dei quattro, già noti alle forze dell’ordine poiché gravati da precedenti di polizia.
Il questore di Perugia, esaminati gli atti e la proposta formulata dal commissariato, ritenendo che "la condotta tenuta dalle persone coinvolte sia sintomo di personalità propense ad atteggiamenti che turbano l’ordine e la sicurezza pubblica", ha adottato nei confronti degli stessi la misura di prevenzione personale del Daspo Willy che vieta l’accesso alla piazza, per due anni al 24enne, e per un anno agli altri coinvolti.
Cristina Crisci