Rissa davanti alla discoteca Scattano i Daspo per sei ragazzi

L’episodio di violenza era avvenuto a fine marzo nel parcheggio di un locale. "Generato allarme sociale"

Rissa davanti alla discoteca  Scattano i Daspo per sei ragazzi

Rissa davanti alla discoteca Scattano i Daspo per sei ragazzi

Un Daspo per ciascuno dei sei ragazzi, di età compresa tra i 20 e i 28 anni che a fine marzo, nel parcheggio di una discoteca tifernate, erano stati protagonisti di un violento litigio. A emettere i provvedimenti la Polizia del Commissariato di Città di Castello nei confronti di quattro cittadini di origine straniera e di due italiani. In base al Daspo: tre dei protagonisti per la durata di 2 anni, non potranno più entrare nella discoteca e neanche stazionare nelle sue immediate vicinanze; per altri due invece, stessa misura, ma col divieto di 1 anno e 6 mesi. All’ultimo protagonista infine sarà interdetto l’accesso al locale pubblico e area circostante per un anno. Tutti e sei i ragazzi lo scorso 26 marzo, nel parcheggio antistante una discoteca sono stati coinvolti in un violento litigio: due giovani avevano riportato lesioni guaribili in 30 e 15 giorni (il più grave a causa dei colpi ricevuti, aveva perso i sensi cadendo a terra). A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine era stata una testimone che si era trovata ad assistere di fronte al locale, nel cuore della notte, a quella che aveva assunto i connotati di una rissa. Sul luogo arrivano gli agenti della polizia che riescono, non senza difficoltà, a sedare gli animi; a quel punto il gruppo di ragazzi si scioglie e molti dei protagonisti scappano. Da allora erano partite le indagini condotte dagli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Perugia che hanno messo in luce alcuni dettagli e circostanziato le varie responsabilità. A margine degli accertamenti, "in considerazione della gravità dell’episodio, delle modalità con le quali è avvenuto e dell’allarme sociale ingenerato negli avventori del locale pubblico, la condotta tenuta dai 6 ragazzi è stata tale da determinare una situazione di pericolo e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica", si legge nelle motivazioni della Questura.

Per ciò, "al fine di tutelare tutte le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare che possano diventare teatro di nuovi episodi analoghi", il Questore della provincia di Perugia Giuseppe Bellassai ha adottato i provvedimenti Daspo. Queste misure di prevenzione, sempre più spesso emesse per far fronte a questioni di ordine pubblico, rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso ad aree urbane (Dacur). La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8 fino a 20 mila euro.