
E’ stabile il bambino di cinque anni che martedì ha rischiato di annegare in piscina. Il piccolo è ancora ricoverato al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Non risulta essere in pericolo di vita. L’incidente si è verificato nella mattinata, in una struttura al confine tra il comune di Perugia e Corciano, dove il bimbetto e altri ragazzini stavano partecipando a un’attività prevista dal centro estivo che frequentava. Per l’accaduto è stata denunciata una collaboratrice della struttura di 29 anni: è accusata di lesioni colpose. Secondo quanto ricostruito dagli agenti di polizia, allertata da una chiamata al numero unico di soccorso, la collaboratrice stessa, come riferito dal responsabile della struttura, si era resa conto della presenza di un bambino, esanime all’interno della piscina.
Il bimbo era stato subito soccorso e accompagnato dal personale del 118 all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è stato ricoverato in prognosi riservata. Gli agenti, a quel punto, hanno invitato la 29enne a presentarsi negli uffici di Pian di Massino per chiarire quanto accaduto. Sentita dai poliziotti, riferisce la questura, la ragazza ha confermato quanto accaduto.
Ma l’indagine potrebbe ulteriormente estendersi e coinvolgere altre persone. Sono tutt’ora in corso, infatti, le attività di indagine finalizzate ad accertare ulteriori eventuali profili di responsabilità e a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Il bambino, come detto, presumibilmente anche grazie al tempestivo intervento, è stato salvato. Adesso il decorso ospedaliero potrà evidenziare se l’incubo vissuto possa aver lasciato conseguenze oppure no. Valutazioni che i medici potranno fare nelle prossime ore.