
Gli effetti del maxirogo
Sono pronti a chiedere i danni i proprietari dei terreni della montagna spoletina, divorata dall’incendio dei giorni scorsi divampato nella zona di Poreta. Più di duecento ettari mangiati dalle fiamme scaturite da una mietitrebbia che stava lavorando il terreno. Due le persone denunciate per l’innesco delle fiamme. Quattro proprietari di terreni si sono rivolti allo studio legale Michelangeli - Fiacco, che ha iniziato a seguire la vicenda. I danni provocati dalle fiamme sono di fatto incalcolabili, considerando che ad essere coinvolte sono state le zone della “fascia olivata“ tutelata a livello internazionale. Con qualche ora, l’incendio ha inghiottito olivi secolari e intere aziende agricole. Agli avvocati folignati si sono rivolti i proprietari di una tartufaia di due ettari, di un uliveto e una tartufaia, di un allevamento di selvaggina e di un altro uliveto. In tutti i casi, delle attività non c’è rimasto nulla. Per la selvaggina, le fiamme hanno ucciso oltre 300 capi tra starne e fagiani che venivano allevati e poi acquistati da associazioni venatorie per il ripopolamento. A seguire la vicenda è in particolare l’avvocato Alessio Fiacco, che ha avviato la quantificazione del danno attraverso il lavoro di periti specializzati. Una cifra ancora non c’è. "I danni sono in corso di valutazione ma comunque molto importanti". spiega. Per il resto, Fiacco e Michelangeli seguiranno per i loro assistiti tutto quello che la Procura deciderà, come in primo luogo il procedimento penale appena incardinato, con la costituzione in parte civile dei proprietari dei terreni assistiti. Poi c’è l’ovvia intenzione di chiedere i danni in sede civile. I proprietari delle terre distrutte sono ancora sconvolti e i loro racconti rimbalzano con lo stesso terrore negli occhi. Come nel caso dell’uomo che è salito sul tetto della propria abitazione per difenderla dalle fiamme e con l’acqua di un tubo è riuscito a domarle, in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco.
Sul post incendio interviene anche l’amministratore unico di Afor Umbria, Manuel Maraghelli, per ringraziare i collaboratori dell’Agenzia forestale in relazione all’impegno profuso, "a fianco dei vigili del fuoco, nella lotta attiva a questo terribile rogo, scongiurando danni a case e centri abitati nell’area interessata dalle fiamme". Maraghelli ricorda che Afor è intervenuta fin dall’inizio dell’evento con la presenza di quattro squadre Aib (Antincendio boschivo) e lavorando in costante sinergia con Dos (Direttore operazioni spegnimento), vigili del fuoco, carabinieri forestali e protezione civile. Le operazioni di bonifica sono proseguite ininterrottamente da venerdì 19 a lunedì 22 luglio.
Alessandro Orfei