Rinasce la Concattedrale. C’è il sì alla ricostruzione

Monsignor Boccardo: "Speriamo apra entro l’estate il cantiere di Santa Maria"

Rinasce la Concattedrale. C’è il sì alla ricostruzione

Rinasce la Concattedrale. C’è il sì alla ricostruzione

Non solo San Benedetto, a Norcia prende vita finalmente, a otto anni dal terremoto che mise in ginocchio il centro Italia, anche il recupero della chiesa di Santa Maria. Si è riunita la conferenza permanente della ricostruzione post sisma 2016 tra la struttura del commissario alla ricostruzione, l’ufficio speciale alla ricostruzione dell’Umbria, la Sovrintendenza speciale alla ricostruzione, l’archidiocesi di Spoleto-Norcia, il Comune di Norcia e l’ente parco dei Monti Sibillini. È stato approvato il progetto di ricostruzione della Concattedrale. "Una notizia attesa da tempo – commenta l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor, Renato Boccardo (foto) – che viene a consolare i nursini e direi tutta la Diocesi. Sapere che la conferenza permanente degli enti preposti ha approvato il progetto di ricostruzione della Cattedrale di Santa Maria, passaggio che prelude al decreto di finanziamento e poi alla gara di appalto, diventa per tutti noi una iniezione di fiducia. La chiesa Cattedrale non è soltanto un edificio di pietra è anche il luogo nel quale la comunità cristiana si raccoglie per la celebrazione dei sacramenti e per alimentare la propria vita di adesione al Vangelo del Signore. Dunque è un luogo che è molto significativo e per questo desidero ringraziate tutti coloro che hanno assicurato il proprio contributo a questo progetto di ricostruzione. Noi auspichiamo che per l’inizio dell’estate si possa aprire il cantiere". La qualifica di pieve e chiesa matrice da sempre è stata attribuita alla chiesa di Santa Maria Argentea di Norcia.

Ciò che resta dell’attuale edificio sacro fu costruito tra il 1560 e il 1574. L’antica pieve fu abbattuta nel 1544 per volere di Papa Giulio III per permettere la costruzione del Palazzo destinato a sede del Prefetto della Montagna (La Castellina). Nel tempo i Pievani che si sono succeduti hanno arricchito la chiesa di opere d’arte.I terremoti, a partire da quello del 1703 e fino all’ultimo del 2016, hanno provocato quasi sempre danni. L’Archidiocesi, appena arriverà il decreto commissariale di finanziamento, procederà alla gara di appalto. L’importo dell’intervento è di circa 7 milioni e 400 mila euro e provengono dal fondo sisma 2016. I tecnici che hanno curato il progetto sono: l’architetto Giancarlo Battista, l’ingegnere Andrea Giannantoni e il geologo Alessandro Nannucci.