SILVIA ANGELICI
Cronaca

Riflettori sul Frontone: "I giardini meritano più rispetto. C’è ancora molto da fare"

La Asd “Francesco nei sentieri“ tiene alta l’attenzione sullo storico parco del Borgo Bello "Votato da oltre diecimila cittadini come Luogo del cuore. Ma molte strutture sono nel degrado" .

La Asd “Francesco nei sentieri“ tiene alta l’attenzione sullo storico parco del Borgo Bello "Votato da oltre diecimila cittadini come Luogo del cuore. Ma molte strutture sono nel degrado" .

La Asd “Francesco nei sentieri“ tiene alta l’attenzione sullo storico parco del Borgo Bello "Votato da oltre diecimila cittadini come Luogo del cuore. Ma molte strutture sono nel degrado" .

"In questi ultimi mesi la situazione del Frontone è migliorata soprattutto dal punto di vista igienico, ma c’è ancora molto da fare. Quel posto è il biglietto da visita di Perugia, il primo giardino storico della città e pensare che possano arrivare persone a visitarlo e trovare qualcosa fuori posto non è accettabile". Considerazioni di Cesare Galletti, presidente dell’Asd “Francesco nei sentieri“, durante l’iniziativa “Cosa videro i secolari lecci del Frontone“, organizzata in collaborazione con le associazioni Radici di Pietra, Borgo Bello e Csen Perugia.

"Il Giardino del Frontone - prosegue Galletti - è stato votato da oltre diecimila cittadini come Luogo del cuore. Non tutto il parco però è stato oggetto di questa attenzione. Con il contributo dato dal Fai unito a quello dell’amministrazione comunale di Perugia è stato possibile restaurare tutta la parte dell’Arcadia, quindi le sedute, l’arco, il leone che sta in cima e che è stato smontato, restaurato e riposizionato. Però, aiuole, panchine, mura di cinta aspettano ancora la riqualificazione". Sulla necessità di un restayling si sono soffermati più volte anche i residenti. "Il Frontone - dicono in tanti - andrebbe tenuto molto meglio. Per esempio andrebbero tolti i tubi Innocenti arrugginiti a protezione del muro, urge inoltre curare tutta la parte paesaggistica".

Voltando pagina, l’incontro è servito anche per raccontare l’altra faccia dei giardini del Borgo Bello: quella storica. Durante la conferenza, la professoressa Claudia Minciotti, già docente di Storia del Risorgimento alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Perugia, ha ripercorso i fatti di quel 20 giugno quando Perugia fu occupata dalle truppe pontificie di papa Pio IX, cui seguirono saccheggio e massacro di civili, per punire i cittadini colpevoli di essersi ribellati al dominio dello Stato della Chiesa. "È una parte fondamentale della nostra storia – ha spiegato la professoressa Minciotti –, perché è l’inizio della nuova città che riscopre una sua identità laica e che, nonostante il massacro di quella giornata, è riuscita a trasformarla in un momento epico di ricordo e autodeterminazione. I fatti del XX giugno hanno scosso per la loro crudeltà tutt’Europa e non solo perché ho rintracciato anche carte americane che parlano di questi fatti. Ci sono stati più morti civili inermi che non morti combattenti con le armi in pugno".

Silvia Angelici