
Detiene in casa un fucile da caccia con le canne mozzate e le munizioni, nonostante i precedenti penali e, soprattutto,...
Detiene in casa un fucile da caccia con le canne mozzate e le munizioni, nonostante i precedenti penali e, soprattutto, in mancanza della relativa, necessaria autorizzazione. Per questo, venerdì notte, gli agenti del Commissariato hanno arrestato in flagranza un sessantenne pregiudicato, accusato dei reati di detenzione illegale e alterazione di arma. L’uomo, come detto, era già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali di associazione a delinquere e per reati contro il patrimonio, nonché da alcune segnalazioni per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale.
L’arresto è scaturito da una perquisizione domiciliare eseguita dai poliziotti quando è emerso che l’uomo, pur sprovvisto di qualsiasi titolo legittimante la detenzione di armi, potesse avere la disponibilità di un fucile da caccia. Nel controllo all’interno dell’abitazione, fa sapere la polizia, l’arma è effettivamente stata trovata. Ben nascosto nella camera da letto, è stato rinvenuto un fucile da caccia, una doppietta alla quale erano state mozzate le canne, probabilmente per renderlo più facilmente trasportabile ed occultabile secondo le ipotesi investigative.
Alla richiesta di spiegazioni da parte dei poliziotti sul possesso del fucile a “canne mozze“, il sessantenne è rimasto evasivo sia in merito alla provenienza dell’arma che, in particolare, relativamente all’uso che intendesse farne. In ogni caso, stante la gravità della situazione e in considerazione dei precedenti dell’uomo, il personale del Commissariato hanno proceduto al sequestro del fucile e all’arresto in flagranza del sessantenne, che ora dovrà difendersi dalle accuse di detenzione illegale ed alterazione dell’ arma. In casa sono state trovate anche alcune cartucce e il sequestro è stato esteso anche al munizionamento, con la contestazione del reato di detenzione abusiva di munizioni.
Per l’uomo si sono quindi aperte le porte della Casa circondariale di Spoleto, in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini proseguono per accertare la provenienza dell’arma e soprattutto quali intenzioni avesse l’uomo.