
Un quantitativo pro capite di rifiuti prodotti che negli ultimi anni è superiore alla media regionale. Negli ultimi 3 anni la percentuale di raccolta differenziata è rimasta stabile al dato del 2019. E poi: le 10 Ecoisole informatizzate presenti nell’area compatta hanno una funzione irrilevante nell’intercettazione dei rifiuti e incentivano la produzione di secco residuo. La qualità della frazione organica raccolta nella Zona Tris del Comune di Perugia è definita “scadente” avendo una percentuale media di materiale non compostabile che si attesta attorno al 15%. Quanto all’olio esausto intercettato, è circa il 10% di quello realmente prodotto, sicché risulta evidente che gli attuali punti di raccolta non risultano sufficienti. Sono alcuni dei punti di debolezza della raccolta dei rifiuti a Perugia rilevata dall’Osservatorio comunale composto da comitati e associazioni che monitorano tutti i dati del settore. E ieri in Consiglio comunale c’è stata la relazione del portavoce, Fabrizio Ercolanelli. Altra doglianza sui materiali assorbenti raccolti con il sistema domiciliare vengono smaltiti in discarica perché in Umbria non è presente una impiantistica di trattamento capace di ottenere, dai predetti rifiuti, cellulosa e materie plastiche da immettere nel mercato. E, ancora, l’Osservatorio rileva che sono ancora presenti 270 cassonetti stradali per la raccolta del secco residuo; 24.431 tra cassonetti e bidoni carrellati, inoltre, sono sprovvisti di tag, mentre gli automezzi dedicati alla raccolta difettano di dispositivi Gps e di sistemi per la lettura dei tag Rfid fissi, una situazione che rende impossibile il passaggio alla tariffazione puntuale. In conclusione si nota che "non si hanno informazioni relative alla quantità e qualità dei rifiuti raccolti presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia". L’Osservatorio ha anche evidenziato i punti di forza, come l’alta percentuale della differenziata e dell’organico in centro e nella città compatta. L’assessore Otello Numerini, ha replicato dicendo che la relazione "fotografa perfettamente la situazione di Perugia evidenziando limiti che sono ben noti ma anche i punti di forza esistenti". L’assessore ha riferito che uno dei punti di debolezza, ossia la persistenza della raccolta stradale nei quartieri di Ponte San Giovanni, Castel del Piano e San Sisto, sta per essere superata grazie ai fondi del Pnrr: a Ponte San Giovanni sta per partire la raccolta porta a porta".