
L’assessora Agnese Protasi
Anche il Comune di Spoleto accoglie la sentenza della Corte Costituzionale numero 68 del 2025 e riconosce il figlio di due mamme. A fare richiesta all’ente erano state due donne spoletine. Secondo la Corte infatti, entrambe le madri di una coppia omogenitoriale, possono riconoscere i figli alla nascita, quindi i bambini nati grazie alla procreazione medicalmente assistita realizzata all’estero possono essere iscritti all’anagrafe come figli di due madri. Il Comune di Spoleto, di fronte alla richiesta ha provveduto al riconoscimento.
"Un atto meramente burocratico, – ha dichiarato l’assessora Agnese Protasi, delegata dal sindaco Andrea Sisti – come quello della registrazione all’anagrafe, semplice e scontato, in questo caso ha rappresentato un momento di grande emozione perché ha sancito il riconoscimento del diritto all’identità personale e familiare del bambino in quanto figlio di entrambe le mamme.
Non so se siamo stati il primo Comune in Umbria, ma mi auguro che, da adesso in poi, tutto questo possa finalmente rientrare in un iter normale e condiviso in tutti gli enti della nostra Regione e d’Italia. Ringrazio il personale dell’ufficio anagrafe del Comune per l’empatia e la disponibilità dimostrata. Siamo di fronte ad una sentenza storica con cui la Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità del divieto di riconoscimento alla nascita per i figli nati da PMA all’estero, riconoscendo il diritto alla genitorialità della cosiddetta madre intenzionale nelle coppie omosessuali".
Daniele Minni