MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Restaurato lo storico sipario. Ma il Teatro resta in stand by

ASSISI Per il Teatro Metastasio, chiuso da anni, bisognerà ancora attendere mentre è stato ultimato il restauro dello...

ASSISI Per il Teatro Metastasio, chiuso da anni, bisognerà ancora attendere mentre è stato ultimato il restauro dello...

ASSISI Per il Teatro Metastasio, chiuso da anni, bisognerà ancora attendere mentre è stato ultimato il restauro dello...

ASSISI Per il Teatro Metastasio, chiuso da anni, bisognerà ancora attendere mentre è stato ultimato il restauro dello storico sipario, realizzato nel 1839 dal pittore marchigiano Raffaele Fogliardi. Per i lavori di riqualificazione del Teatro, partiti nel 2020, si punterà su finanziamenti regionali, attingendo ai bandi per la cultura previsti per il secondo semestre del 2025. Nel corso dell’intervento sono infatti emerse situazioni critiche che hanno impedito la conclusione delle opere e la necessità di più soldi, facendo saltare anche l’ipotesi della riapertura almeno di una parte della struttura. E allora per il momento bisogna accontentarsi del sipario e della sua storia avventurosa: un’opera preziosa, di 60 metri quadrati, costituita da 14 teli di canapa ad armatura serrata, alti 60 centimetri e assemblati tramite cuciture, dipinto con colori della tecnica a tempera. Rinvenuto nel 2011 in stato di abbandono e degrado, grazie all’impegno di assisani, a cominciare dai compianti Carlo Angeletti e Umberto Rinaldi, poi di nuovo scomparso e di nuovo recuperato. E ora, per volontà del Comune di Assisi, è stato sottoposto a un intervento conservativo, dalla ditta Coo.Be.C di Spoleto, per recuperarne l’originaria funzione di scena e la fruibilità artistica. Sono state effettuate specifiche lavorazioni di natura conservativa per garantire la stabilità strutturale e un’accurata restituzione estetica, tesa a valorizzare la qualità stessa del bene. Il sipario, a tema allegorico, vede sullo sfondo il monte Subasio e Assisi illuminata da luce mattutina. Sulla sinistra è rappresentato uno dei principali simboli della città: il Tempio di Minerva, dea protettrice del Subasio Dalla progettazione alla conclusione dell’intervento, si sono resi necessari circa tre anni per un investimento di 80.000 euro di fondi comunali.

M.B.