
Il Tar dell’Umbria ha respinto il ricorso di Vincenzo Sparagna, fondatore di Frigolandia, contro l’ordinanza di sgombero emessa dal Comune di Giano nel 2020. "Una sentenza sorprendente e contraddittoria – dice Sparagna – Ora il rischio di vedere disperso un immenso patrimonio artistico e distrutto uno dei centri di arte e cultura più innovativi, vivi e dinamici d’Italia è concreto. Ma la nostra resistenza a questo atto di vera barbarie giuridica, che molti hanno definito giustamente un autentico crimine culturale, prosegue". Polo di attrazione culturale e promozione turistica, Frigolandia custodisce anche uno sterminato archivio di 60 tonnellate di pubblicazioni (riviste e libri) che documentano le più avanzate ricerche nel campo del fumetto, della satira, dell’illustrazione e dell’arte degli ultimi 40 anni, una grande biblioteca, migliaia di tavole originali e migliaia di fotografie. C’è poi il Museo, che ha in esposizione oltre 500 tavole, disegni, quadri, sculture, fotografie e ha in archivio più di 3000 opere (di autori come Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Massimo Mattioli, Filippo Scòzzari e Stefano Tamburini).
"Mentre prepariamo i prossimi passi giudiziari – prosegue Sparagna – chiamiamo dunque a raccolta tutti i nostri amici perché facciano sentire ancora più forte e determinata la loro protesta. Distruggere uno dei più importanti presidi culturali italiani, per la cui salvaguardia hanno sottoscritto un appello già ventimila persone, è un atto insensato che ci auguriamo altri giudici più attenti e illuminati possano ancora impedire".