REDAZIONE UMBRIA

Carcere di Terni, studio sui detenuti per reati a sfondo sessuale

È un progetto europeo sviluppato in cinque penitenziari italiani in collaborazione con le Università di Roma e Braga (Portogallo)

Il carcere di vocabolo Sabbione

Terni, 18 luglio 2022 - C'è anche il carcere ternano di vocabolo Sabbione tra quelli in cui è stato sviluppato il progetto di ricerca-intervento sui detenuti per reati a sfondo sessuale: “Protect” (Prevention, assessment and treatment of sex offenders), finanziato dall'Unione Europea nell'ambito dei progetti tematici sulla Giustizia.

L'iniziativa è promossa dalla Società Italiana di medicina e sanità penitenziaria (Simspe), in collaborazione con il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap), l'Università Sapienza di Roma, l'Università di Braga (Portogallo) e l'associazione non governativa croata Healthy City.

Il protocollo è stato valutato su 96 autori di reati a sfondo sessuale (64 italiani e 32 portoghesi) negli Istituti penitenziari di Arghillà (Reggio Calabria), Carinola (Caserta), Velletri (Roma), Viterbo e appunto Terni. “I risultati del protocollo di valutazione hanno mostrato – spiega Luciano Lucanìa, presidente Simspe) come gli autori di reati sessuali che hanno subito abusi emotivi durante la loro vita riportano livelli più elevati di empatia emotiva, depressione, ansia, ideazione paranoica e psicotismo rispetto a coloro che non ne hanno subiti”.

Tra gli obiettivi del progetto vi è anche una formazione adeguata delle diverse figure professionali in diretto contatto con gli autori di reato a sfondo sessuale (personale del comparto ministeri, polizia penitenziaria e personale sanitario), per un numero complessivo di 120 operatori .