Rdc, ad agosto lo perderanno seimila umbri

Con la nuova manovra del Governo, circa un percettore su cinque dovrà rinunciare ai 535 euro del reddito di cittadinanza

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Una delle poche certezze della manovra di bilancio approvata dal Governo (e che comincia ora l’iter parlamentare) è quella sul reddito di cittadinanza: entro il prossimo agosto le persone che percepiscono il sussidio e che sono in grado di avere un impiego (i cosiddetti ’occupabili’, ovvero coloro che hanno tra 18 e 59 anni d’età e in famiglia non devo avere disabili, minori o over 60) lo perderanno. In Italia si stima siano circa 660mila, di cui circa l’1% in Umbria.

Parametrando i diversi valori, infatti, si nota che sui 3,7 milioni di persone che percepiscono l’Rdc (escluse quindi le pensioni), emerge che sono circa il 17,5% coloro che sarebbero ‘occupabili’. Se il dato viene riportato sugli oltre 33mila umbri (33.561) che alla fine di dicembre erano tra coloro che beneficiavano dell’assegno, ecco che il dato di quelli che perderanno l’assegno da 535 euro al mese (questa la media regionale) oscilla tra i 5.5006.000 cittadini.

Bisognerà poi capire meglio quante saranno le famiglie coinvolte, ma al momento diciamo che gli umbri che ad agosto del prossimo anno potrebbero perdere il sussidio sono uno su 5, tra coloro che attualmente ne beneficiano. Proprio costoro dovranno partecipare per almeno sei mesi a un corso di formazione o riqualificazione, pena la perdita dell’assegno. Già dai primi mesi del 2023 non sarà più possibile presentare co0munque domanda per il Reddito di cittadinanza. I percettori dell’assegno che non sono abili al lavoro, continueranno invece a ricevere la prestazione fino alla fine del 2023, poi, dal 2024, saranno assistiti con una nuova forma di sussidio, dedicato esclusivamente ai poveri.

Quanto alla cancellazione dei navigator stabilita dal Goberno, "il ministero è arrivato alla stessa conclusione alla quale è arrivata la nostra Regione, mesi fa. Questo dimostra la sensatezza della nostra azione" ha detto l’assessore regionale Miche Fioroni intervenuto sulla questione in Assemblea legislativa. "In questo Paese - ha detto -, in questa regione le proroghe con contratto a termine negli anni sono stati troppi, talvolta gestiti come strumento di consenso. Non è questa la direzione scelta dalla nostra Giunta. La nostra regione é terza nell’attuazione del programma ’Gol’ per efficacia e per patti di servizio conclusi, nonché per la grande azione di efficientamento dei Centri per l’impego, senza i navigator, dimostrando che gli strumenti innovativi messi in campo, sono in grado di rispondere alle esigenze del nostro territorio".