REDAZIONE UMBRIA

Rapine e spaccio a Perugia: gli indagati si fingevano delle forze dell'ordine

7 italiani accusati di rapinare spacciatori, clienti, tabaccherie ed esercizi commerciali. Utilizzavano violenza e minaccia, anche con una pistola scacciacani. 8 colpi attribuiti e 2 casi di estorsione. Arrestati dopo una vendetta armata. Interrogatori di garanzia previsti.

Spaccio e rapine, gli indagati si fingevano delle forze dell’ordine

Spaccio e rapine, gli indagati si fingevano delle forze dell’ordine

Avrebbero finto anche di essere degli appartenenti alle forze dell’ordine gli indagati che la Procura della Repubblica accusa di aver rapinato spacciatori e clienti oltre a tabaccherie ed esercizi commerciali. Il gruppo, individuato sulla scorta delle indagini della squadra mobile, è composto da 7 italiani, residenti nella provincia di Perugia, tra cui due ragazze. Secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero sistematicamente utilizzato la violenza e la minaccia, anche con una pistola scacciacani, che allo scopo era più che funzionale, per impossessarsi di cocaina senza dover cacciare un euro e poter, così, intascare denaro a sufficienza per vivere, risultando, in base alle indagini, di fatto senza impiego e senza reddito. Sono almeno 8 i colpi che vengono attribuiti agli indagati oltre a due casi di estorsione ai danni di tossicodipendenti. Il loro meccanismo, secondo quanto emerso dall’attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche e pedinamenti anche a distanza tramite gps, si sarebbe inceppato quando gli spacciatori derubati si sarebbero vendicati del furto subito. Rintracciati i rapinatori in un agriturismo di Balanzano, li avrebbero affrontati armati di coltello. Tanto che uno dei due è accusato di tentato omicidio per il ferimento di uno dei presunti rapinatori, raggiunto da coltellate al petto e al volto. Il suo racconto al personale del pronto soccorso dove era stato subito condotto, aveva destato più di un sospetto, tanto da portare la polizia ad avviare le indagini che sono culminate con le misure cautelari firmate dal gip.

Nel corso delle quali, la polizia giudiziaria aveva bloccato tre degli indagati. Stavano per consumare l’ennesima rapina ai danni di un pusher, bloccato prima in auto, quindi legato con delle fascette ai polsi. Tra domani e martedì per gli indagati dovrebbero svolgersi gli interrogatori di garanzia.