
Dopo le indagini, la misura è stata eseguita dalla Guardia di finanza
Norcia, 6 settembre 2025 – Svende un appartamento a Milano per comprarsene uno a Norcia. Accettando un’offerta molto al di sotto del prezzo di mercato, o meglio, secondo l’accusa, accettando di concludere l’affare per procura. Una procura che avrebbe ottenuto raggirando un’anziana, alle spalle dei suoi figli. Affare “non autorizzato“ e soldi indebitamente in cassati. Ora l’importo corrispondente alla compravendita “incriminata“ è stata sequestrata dalla Guardia di finanza su disposizione del giudice per le indagini preliminari di Spoleto.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, la vittima del presunto raggiro è una centenaria che sarebbe stata ingannata dal nipote del compagno deceduto. L’uomo, nello specifico, avrebbe venduto l’abitazione milanese di proprietà della donna per comperarsene uno a Norcia, ma ora deve rispondere dei reati di circonvenzione di persona incapace e autoriciclaggio.
I fatti sono avvenuti a Norcia e sono emersi in seguito a una delicata e complessa indagine condotta dalla Guardia di finanza di Perugia, che ha portato alla denuncia di un soggetto residente a Norcia e al sequestro preventivo di 330mila euro.
L’indagine, coordinata dalla Procura e condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Perugia, è nata dalla denuncia presentata dai nipoti dell’anziana donna, residente anche lei a Norcia. A insospettire i familiari, un’operazione immobiliare ritenuta anomala: la vendita di un appartamento di proprietà della centenaria, situato a Milano, effettuata senza il loro coinvolgimento e, soprattutto, contro la volontà della stessa proprietaria.
L’indagato, legato alla famiglia della donna in quanto nipote del defunto compagno dell’anziana, si sarebbe avvalso di una procura speciale a vendere rilasciata a suo favore. Una procura che, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stata ottenuta approfittando dello stato di infermità psichica e della condizione di debolezza della parte offesa, la quale, proprio per le sue condizioni, era già stata coinvolta in un procedimento di nomina di un amministratore di sostegno.
Grazie alla procura ricevuta, l’uomo avrebbe realizzato, in tempi brevissimi, la vendita dell’immobile: l’appartamento, inizialmente messo sul mercato a 460mila euro, è stato infine ceduto per soli 330mila euro, con una significativa riduzione del prezzo.
A proposito della destinazione del denaro ricavato dalla vendita, le indagini bancarie hanno evidenziato che l’intera somma non è mai transitata sui conti della legittima proprietaria, ma è stata accreditata direttamente su quelli personali del soggetto denunciato. Un comportamento che, unito all’evidente sproporzione tra il valore stimato dell’immobile e il prezzo effettivamente incassato, ha rafforzato l’ipotesi accusatoria.
Nel giro di poche settimane, inoltre, l’uomo avrebbe utilizzato l’intero importo per acquistare un altro immobile, questa volta a Norcia. Un’operazione di reinvestimento che ha fatto scattare anche l’ipotesi del reato di auto riciclaggio. La Procura della Repubblica di Spoleto quindi ha iscritto l’uomo nel registro degli indagati per i reati di circonvenzione di persona incapace e autoriciclaggio. Il Gip inoltre ha accolto la richiesta di sequestro preventivo dei beni riconducibili all’indagato.