Morti a Terni, camera ardente per Flavio e Gianluca. Lunedì i funerali in duomo

Il sindaco Leonardo Latini ha già proclamato il lutto cittadino

Le due vittime e un carabiniere nella casa di uno dei due ragazzi

Le due vittime e un carabiniere nella casa di uno dei due ragazzi

Terni, 12 luglio 2020 - È stata allestita nella cappella dell'ospedale di Terni la camera ardente con i feretri di Flavio Presuttari, 16 anni, e Gianluca Alonzi, 15, trovati morti nelle loro case. Il funerale è in programma domani alle 15.30 nel duomo di Terni. Per l'occasione il sindaco Leonardo Latini ha già proclamato il lutto cittadino. Lo stesso sindaco oggi si è recato a fare visita alle famiglie dei due ragazzi alla camera ardente. Per la morte dei due adolescenti è in carcere Aldo Maria Romboli, accusato di avere fornito ai due amici del metadone diluito con acqua la sera prima del decesso.

I FUNERALI: FIORI BIANCHI PER L'ULTIMO ADDIO (qui l'articolo)

 

Le parole del parroco

"E' ora di cambiare, bando a ipocrisie, è il momento della verità". Don Alessandro Rossini, parroco del Duomo di Terni, domani celebrerà i funerali di Flavio e Gianluca e si rivolgerà alla società. Domani, anticipa all'Adnkronos, dirà che "è ora di cambiare. Non si è fatto abbastanza; bisogna lottare insieme, contro le dipendenze, la droga. E' ora di cambiare, è ora di abbandonare ogni ipocrisia, di dire la verità e soprattutto di combattere la corruzione. Insieme ce la possiamo fare". Don Alessandro guarda in faccia alla realtà. I ragazzi uccisi per il mix di metadone erano di Terni ma potevano essere ovunque: "Questa è una emergenza sanitaria perché questi ragazzi sono stati avvelenati. Troppi bambini, giovani - dice senza girarci intorno il parroco - vengono quotidianamente avvelenati. Spesso sono troppi giovani per capire quello che fanno quindi vanno aiutati per difenderli dal crimine che lucra su questo". Nella sua omelia, don Alessandro chiamerà in causa tutti: "Una società civile protegge i bambini, gli indifesi: e' chiamata a questo e, se non lo fa, non può ritenersi una società civile".