Il fattore determinante che fa aumentare i costi Assemblea legislativa (che è cosa diversa dall’ente Regione) è quello dei vitalizi: le pensioni d’oro dei quasi cento ex consiglieri regionali dell’Umbria che portano a casa senza colpo ferire anche settemila euro al mese, alla faccia dell’inflazione e delle famiglie che fanno i conti tutti i giorni con i prezzi che aumentano e gli stipendi fissi da decenni. Una vergogna nazionale, non c’è dubbio. E nel 2024, in cui si sconterà ancora l’alto tasso d’inflazione di quest’anno e con l’ingresso di alcuni nuovi ex consiglieri, ecco che la spesa aumenterà di circa 180mila euro complessivi, e andrà così a superare per la prima volta i 3,6 milioni di euro annui, trecentomila euro in più rispetto a due anni fa (nei primi 10 mesi del 2023 la spesa è stata già di 2.906.860 euro).
Questo significa che circa il 20% delle spese totali del Consiglio regionale (19 milioni, a tanto ammonta il Bilancio del Consiglio regionale), se ne vanno per le pensioni d’oro. Senza dimenticare che si tratta di denaro pubblico, versato alla Regione dai cittadini. Qualche esempio degli aumenti? Basta indicare il ‘podio’ per capire di quali cifre stiamo parlano: Maurizio Rosi, ex assessore con la Giunta-Lorenzetti, porta a casa 7.352 euro al mese (nel 2018 erano 5.914), Massimo Mantovani (ex consigliere del centrodestra) oggi percepisce un assegno da 6.970 euro mensili (5.623 euro cinque anni fa), mentre il ‘bronzo’ ideale va a Lamberto Bottini (anch’egli ex assessore del centrosinistra), che nel 2018 aveva una pensione d’oro da 5.628 euro, salita oggi di oltre mille euro al mese (6.883).
Tutto questo emerge dal Bilancio di previsione dell’Assemblea legislativa approvato ieri, con un fabbisogno di oltre 19 milioni per l’esercizio finanziario 2024 e di 18 milioni 600mila euro per il 2025 e per il 2026. "Nonostante l’aumento delle materie prime – spiega una nota dell’ente–, prosegue la politica di contenimento delle spese di funzionamento dell’Assemblea. Per il 2024 si prevede un aumento di circa 100mila euro delle spese per l’incremento del settore energetico, quello dei prezzi e il conseguente adeguamento Istat dei contratti sottoscritti, la crescita dell’importo de vitalizi, il rinnovo del contratto delle funzioni locali, gli interventi di straordinaria manutenzione di prevenzione incendi da realizzare a Palazzo Cesaroni.
Michele Nucci