Il nodo del ‘segreto’ del progetto della Variante Sud al centro della riunione della Commissione controllo e garanzia, convocata dal presidente David Fantauzzi per fare chiarezza sulle polemiche degli ultimi mesi. Un nodo per affrontare il quale ci si è trovati di fronte ad un rimpallo di responsabilità tra Comune di Foligno e Quadrilatero. Riunione fiume, alla quale hanno partecipato l’ingegner Andrea Simonini di Quadrilatero, con la Rup del progetto, oltre che il sindaco Stefano Zuccarini, il vice Riccardo Meloni, il segretario generale Giuseppe Bruno, il presidente della Consulta per la Mobilità, Stefano Trabalza e il dirigente dell’Area Lavori, Francesco Castellani. Ad intervenire anche il Comitato Variante Sud, con i portavoce Luigi Casini e Francesco Piermarini e i rappresentanti dei cittadini che sostengono l’opera, con Daniela Ronconi. A confrontarsi nel merito due ‘scuole di pensiero’ sul tema della gestione dei documenti. Da un lato il Comune, con la ricostruzione fatta dal segretario generale Giuseppe Bruno. Dall’altro la Quadrilatero, con l’ingegner Simonini. Il segretario ha parlato di diniego posto da Quadrilatero, in quanto controinteressato degli atti. Quindi la ricostruzione sugli scambi e i ricorsi, fino al difensore civico e alla svolta di Quadrilatero, che ha, dopo un iniziale rifiuto, reso noti i documenti. "Le mie decisioni non sono state impugnate né annullate", ha detto Bruno, sottolineando che Quadrilatero avrebbe dato i documenti perché "a più porzioni è stato dato risalto pubblico". "E’ falso e pretestuoso che Quadrilatero avrebbe posto un diniego all’accesso agli atti – ha detto Simonini –, la nota diceva infatti che nulla osta all’estensione degli atti, fatta salva la documentazione che veniva specificata. Ci si può lamentare di un ritardo, ma non che non abbiamo dato atti". Simonini è intervenuto anche nello specifico sui tempi di realizzazione dell’opera: progetto definitivo entro il 2024, per poi far partire l’iter al Cipe con la procedura di Via per le verifiche idrauliche. Il costo dell’opera è di 62 milioni, la copertura attuale è di 26, ma c’è un fabbisogno che è stato richiesto.
Alessandro Orfei