
Operazione congiunta condotta da poliziotti e carabinieri
Arrestato un ventenne, egiziano d’origine, accusato di essere l’accoltellatore del giovane tunisino ferito a scopo di rapina la sera di Ferragosto nel centralissimo Largo Ottaviani. Il fermo è scattato il 16, ma ufficialmente n’è stata data notizia solo ieri. Gli agenti della squadra mobile, diretta dal commissario Lorenzo Lucattoni, hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un ventenne di nazionalità egiziana, gravemente indiziato di rapina aggravata con lesioni personali.
La vittima, un cittadino tunisino, era stata aggredita riportando ferite da taglio multiple alla regione scapolare e al gomito sinistro, giudicate guaribili in 15 giorni dal personale medico dell’ospedale. L’aggressione era stata messa a segno a scopo di rapina: al tunisino, incensurato, erano stati sottratti un telefono cellulare e altri effetti personali. Erano stati gli agenti delle volanti a ritrovare sul luogo del ferimento un coltello compatibile con le lesioni riportate dalla vittima.
Era stato un amico del ferito a fornire un’importante testimonianza agli inquirenti sulla dinamica dell’aggressione. Fondamentale nell’indagine anche l’analisi dei profili social, che ha consentito di risalire all’identità del presunto autore della rapina. E proprio il 16 il personale di una pattuglia dei carabinieri impegnato in un posto di controllo aveva bloccato, a bordo di un’Audi A5 di colore grigio, il rapinatore. In quella circostanza, il ventenne ha anche esibito una patente di guida rumena risultata palesemente falsa, che è stata sequestrata.
L’episodio del ferimento aveva scatenato le proteste del Comitato dei residenti in centro, alle prese da tempo con la questione sicurezza. Il prefetto Antonietta Orlando e il questore Michele Adenante si congratulano con le forze dell’ordine per l’arresto del malvivente.