
I presunti rapinatori sono stati rintracciati dai carabinieri
Rapina al Centro attività sulla tossicodipendenza di Spello, dove, secondo quanto ricostruito, due ospiti che hanno legato e minacciato l’operatore sanitario di turno per impossessarsi di soldi e della sua auto. Il colpo nella notte tra venerdì e sabato e risolto a tempo di record.
I fatti si sono consumati poco dopo la mezzanotte, quando un operatore sanitario 50enne, mentre stava lavorando nel locale infermeria, è stato aggredito da due soggetti, armati di cacciaviti, che lo hanno colpito e immobilizzato per terra, legandolo ai polsi e alle caviglie, con l’intento di di neutralizzarlo e di avere il tempo di rubare indisturbati.
I due sono riusciti a prendere circa 60 euro in contanti, quattro telefoni cellulari della struttura e le chiavi dell’autovettura appartenente alla vittima, con la quale si sono dati alla fuga. L’operatore, dieci minuti dopo, si è liberato e ha dato l’allarme.
I carabinieri, immediatamente recatisi sul luogo, hanno attivato subito le ricerche degli sconosciuti e, visionando le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza, sono riusciti a riconoscere i soggetti. Un’ulteriore conferma è arrivata controllando gli ospiti della struttura.
All’esito delle verifiche condotte, infatti, risultavano essere assenti proprio i due giovani, di 28 e 35 anni, ospiti nella struttura in quanto sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso quel Centro, col divieto assoluto di lasciarla.
Le ricerche condotte dalle pattuglie, in poche ore, hanno consentito di localizzare l’autovettura rubata, abbandonata a Foligno, chiusa a chiave, con all’interno, visibile, l’intera refurtiva, ad eccezione del denaro. I due, probabilmente, avevano intenzione di tornare a riprenderla, ma i carabinieri li hanno trovati prima.
I due erano nascosti dietro ad alcuni veicoli posteggiati nei pressi del parco dei Canapè. Alla vista degli uomini della sezione radiomobile, i presunti autori della rapina hanno tentato una breve fuga ma sono stati fermati e neutralizzati, uno di loro conservava in tasca proprio le chiavi dell’autovettura usata per la fuga.
I due sono stati quindi condotti in caserma, alla luce dei rilevanti elementi indiziari raccolti a loro carico e dei presenti. Per loro è scattato l’arresto per rapina aggravata in concorso ed evasione dagli arresti domiciliari. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. Per i due giovani si sono aperte le porte della casa di reclusione di Spoleto.