
Tante, tantissime le reazioni che nel corso della giornata si sono susseguite alla denuncia di Asia Cogliandro di essere stata...
Tante, tantissime le reazioni che nel corso della giornata si sono susseguite alla denuncia di Asia Cogliandro di essere stata ’licenziata’ dalla Perugia Volley dopo che aveva scoperto di essere incinta. "Desidero esprimere ad Asia la mia piena solidarietà personale e quella di tutta la Federazione Italiana Pallavolo" ha detto il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi, in relazione alla vicenda dell’atleta Asia Cogliandro, riportata dalla Stampa. "La maternità non può mai essere vista come una colpa, né tantomeno come un ostacolo alla carriera di una sportiva. Proprio per questo, come Federazione qualche anno fa, abbiamo voluto dare un segnale concreto, istituendo ‘La maternità è di tutti’: un fondo dedicato alle atlete che diventeranno madri, in maniera da accompagnarle e sostenerle in un momento così importante della loro vita". "La Lega prende atto con rammarico della situazione che si è creata tra la società Black Angels Perugia e l’atleta Asia Cogliandro, una situazione che poteva e doveva essere evitata con sensibilità e buon senso" aggiunge il presidente della Lega Pallavolo Serie A femminile, Mauro Fabris. "Solidarietà alla giocatrice, presenterò su questo una interrogazione parlamentare al ministro Abodi". Lo dice la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, capogruppo in commissione Cultura e responsabile sport del partito. “Sono cose che ledono la dignità delle donne e il loro diritto a conciliare carriera e famiglia. "Se questa notizia venisse confermata, sarebbe gravissima" scrive Elisabetta Piccolotti di Avs. "Per un caso che sale agli onori delle cronache - prosegue la deputata rossoverde - ce ne sono migliaia che passano sotto. In Italia diventare madre significa spesso perdere il lavoro". "Il professionismo non può essere l’unico elemento che garantisca diritti e tutele perché non tutte le discipline possono permettersi certi costi. Il tema non è fare solo la cosa giusta ma promuoverla affinché il movimento cresca arrivando a un’autosufficienza". Così infine il ministro per lo sport Andrea Abodi.
M.N.