
La giocatrice Asia Cogliandro
Una brutta storia quella di Asia Cogliandro, la pallavolista con una carriera di 15 anni tra A1 e A2, che ha raccontato di essere stata allontanata dalla Black Angels di Perugia dopo essere rimasta incinta. Una storia che fa male allo sport e a Perugia in particolare, che fa del volley uno dei suoi fiori all’occhiello. Cogliandro è lombarda classe 1996, di ruolo centrale, ex di Perugia con la quale era nel roster per la stagione 2024/25 e che accusa dunque la sua vecchia società di essere stata "licenziata per gravidanza".
Lo sfogo è arrivato in una intervista rilasciata a La Stampa. "Una grande storia d’amore finita con una inconcepibile violenza psicologica di cui non capisco proprio il motivo", afferma. "Perugia per me era ’casa’" aggiune a La Nazione. "Ma Il contratto era stato firmato a maggio 2024, la gravidanza è diventata nota a gennaio di quest’anno. Cogliandro racconta di averlo riferito al direttore sportivo della società: "Era contentissimo. Mi abbraccia, mi fa le congratulazioni. Chiedo riservatezza perché la gravidanza è a rischio ed è molto presto. La privacy non viene rispettata, in un attimo lo scenario si trasforma e le pressioni arrivano immediatamente. Piena di ansia do la notizia ufficiale. Subito, la società mi dice di lasciare la casa e di restituire anche le mensilità di affitto già pagate". Poi bisogna capire che cosa fare con il contratto".
"Mi impongono di chiedere la maternità – continua nell’intervista – , ma quella scatta a due mesi dalla data del parto. Non ragionano, vogliono solo tagliarmi". Cogliandro racconta: "Sono stati lapidari, volevano proprio che mi levassi di mezzo. Ho proposto di aiutarli a gestire i social o di darmi un lavoro d’ufficio per i mesi che mancavano, purtroppo il loro unico intento era sbarazzarsi di me. Mi hanno dato dell’ingrata, mi hanno minacciata". Ora "non ne voglio più sapere di quel mondo".
La pallavolista racconta di aver cercato una mediazione, una sospensione del contratto con altri incarichi amministrativi. "Tra la loro offerta e il dovuto fino a scadenza contratto ballano 12 mila euro, una cifra stupida: ma io ho subito una violenza psicologica", aggiunge. Cogliandro sa che il suo non è il primo caso. "Siamo co.co.co, non professioniste. Qualcosa è stato modificato ma dovrebbero esserci più tutele....Se continuiamo ad accettare compromessi, non sarò l’ultima. È ora di dire basta". E infine, dopo aver letto le dichiarazioni della Società dice a La Nazione. "La verità alla fine verrà fuori".
M.N.