
La pallavolista Asia Cogliandro
Perugia, 28 luglio 2025 – “Sono stati lapidari, volevano proprio che mi levassi di mezzo”. Asia Cogliandro, giocatrice di pallavolo, racconta la sua 'ordinaria’ storia di atleta incinta a «La Stampa».
La 29enne centrale gioca per il Perugia, squadra della A1 di volley femminile. Sei mesi dopo la firma del rinnovo col club promosso dalla A2, a inizio 2024, scopre con sua gioia di essere incinta e continua ad allenarsi. Fino a che il suo club, di fatto, non la "butta fuori”.
"Il 21 gennaio mi alleno e ho paura, le compagne sono spaventate. Decido di dirlo, il giorno dopo lo comunico al direttore sportivo, che contentissimo mi abbraccia. Ma in un attimo – racconta Cogliandro – lo scenario cambia, e le pressioni arrivano immediatamente. La società mi dice di lasciare casa e di restituire anche le mensilità già pagate. Diventano assertivi: 'devi andare via’».
La pallavolista racconta di aver cercato una mediazione, una sospensione del contratto con altri incarichi amministrativi. "Tra la loro offerta e il dovuto fino a scadenza contratto ballano 12 mila euro, una cifra stupida: ma io ho subito una violenza psicologica”, aggiunge. Cogliandro sa che il suo non è il primo caso.
"Siamo co.co.co, non professioniste. Qualcosa è stato modificato ma dovrebbero esserci più tutele....Se continuiamo ad accettare compromessi, non sarò l'ultima. È ora di dire basta”. Nel roster di Perugia, sul web, Asia Cogliandro risulta ancora tra le giocatrici in rosa.
La replica della società
"Con riferimento all'articolo pubblicato da 'La Stampa’, la Società Black Angels Perugia Volley precisa che le dichiarazioni rilasciate dall'atleta Asia Cogliandro sono capziose, denigratorie e prive di fondamento”: lo scrive la società in una sua nota.
Il presidente Manfredi esprime solidarietà
Il commento del presidente Fipav Giuseppe Manfredi: “Ho letto questa mattina con amarezza la vicenda relativa ad Asia Cogliandro. Desidero esprimere ad Asia la mia piena solidarietà personale e quella di tutta la Federazione Italiana Pallavolo. La maternità non può mai essere vista come una colpa, né tantomeno come un ostacolo alla carriera di una sportiva. Proprio per questo, come Federazione qualche anno fa, abbiamo voluto dare un segnale concreto, istituendo “La maternità è di tutti”: un fondo dedicato alle atlete che diventeranno madri, in maniera da accompagnarle e sostenerle in un momento così importante della loro vita. Dall'attivazione del fondo abbiamo già sostenuto molte atlete che ne hanno fatto richiesta. Posso garantire che la Fipav continuerà ad essere in prima linea su questo tema, oltre a vigilare affinché episodi di questo tipo non trovino spazio nel nostro movimento. Allo stesso tempo per correttezza, mi riservo di approfondire la vicenda con la società coinvolta, così da avere più elementi a disposizione.”
La Lega Pallavolo: “Verificheremo”
"La Lega prende atto con rammarico della situazione che si è creata tra la società Black Angels
Perugia e l'atleta Asia Cogliandro, una situazione che poteva e doveva essere evitata con sensibilità e buon senso. La maternità è un diritto, una cosa bellissima, e la Lega si è sempre battuta per la tutela della vita, impegnandosi in maniera continuativa con campagne di sensibilizzazione non solo su questo tema ma su tutto ciò che riguarda la salvaguardia delle nostre atlete e di tutte le donne per l'inclusività e contro il disagio sociale. Questa vicenda perciò ci colpisce e ci rattrista ancora di più". Così il presidente della Lega Pallavolo Serie A femminile, Mauro Fabris.
"Una situazione che ora verificheremo per quanto di nostra competenza – prosegue Fabris –considerato che in sede di iscrizione al Campionato 2025-26 il contenzioso tra Perugia e l'atleta ci era stato segnalato come in corso di risoluzione consensuale. In ogni caso, troveremo il modo perché Asia, con cui ci siamo già sentiti questa mattina, come tutte le atlete che hanno vissuto la gioia bellissima di diventare mamme durante la partecipazione alla nostra Serie A, possa vivere con serenità questo suo bellissimo momento di vita privata".
Francesca Piccinini: “Sportive da tutelare”
"Bisogna tutelare le sportive, sotto ogni punto di vista. Dal diventare professioniste al resto”. Lo dice l'ex campionessa azzurra di pallavolo, Francesca Piccinini, all’Ansa parlando del caso di Asja Cogliandro. “Sono argomenti delicati, però chiaramente ancora al giorno d'oggi è un peccato che ci siano queste situazioni – ha aggiunto – Mi aspettavo un cambio di passo rispetto a quando giocavo e anche noi in passato avevamo cercato di fare qualcosa ma è sempre stato complicato. È ovvio poi che rispetto al passato qualche miglioramento c'è stato, ma è tutto troppo lento”.