
L’autore è un minorenne con precedenti. Ora per lui è scattata l’accusa di tentato omicidio. L’uomo è stato gravemente ferito riportando lesioni al volto e al corpo .
Il patrigno litiga con la madre, lui lo prende a sprangate, colpendolo al volto e sul corpo. Lo lascia tramortito a terra e scappa. Ennesimo caso di violenze in famiglia, dove spesso si accumulano storie di degrado, povertà, emarginazione. È successo a Perugia, tra le pareti di una casa di periferia. L’autore del gesto è un ragazzo di 17 anni, arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
Secondo la ricostruzione della Polizia, contattata al numero d’emergenza, sarebbe scoppiata una lite tra la coppia, durante la quale il giovane si è intromesso in difesa della donna. Gli agenti sono intervenuti nell’abitazione dopo una chiamata al 112, trovando già sul posto il personale del 118 che si apprestava a fornire le prime cure a un uomo disteso a terra, privo di sensi e con diverse ferite.
La vittima è stata trasportata all’ospedale Santa Maria della Misericordia. All’uomo sono state riscontrate lesioni al volto e al corpo, giudicate guaribili in 30 giorni. Il 17enne, già agli arresti domiciliari per altri reati e precedenti di Polizia, è fuggito, violando di fatto la misura disposta dal giudice. Ma la fuga è durata poco ed è terminata con un arresto e il trasferimento nell‘istituto penitenziario minorile di Firenze su richiesta della Procura per i minori. Il ragazzo, condotto in questura, ha confessato quanto accaduto. La misura è stata convalidata dal gip, che ha confermato per il giovane la custodia cautelare in carcere.
Questa la cronaca. Uno spaccato di vita quotidiana, consumata ancora una volta tra le mura di casa, che invita tutti a riflettere perché il caso non rimane isolato. Anzi è sempre più frequente il verificarsi di questi episodi che sfociano nel sangue. Non più tardi di quattro giorni fa un uomo ha segregato in casa, a Gubbio, sottoponendoli anche a violenze fisiche, la ex moglie e i loro due figli di sette e 11 anni.
L’uomo, domiciliato a Gubbio, è stato bloccato in flagranza di reato ed è ritenuto responsabile di aver sequestrato la sua ex moglie, 42enne, residente in Albania, e i loro due figli minori, che vivono con la madre.
Il risultato operativo è maturato velocemente, dopo aver acquisito e condiviso informazioni utili in un contesto di cooperazione avvenuta tra l’Albania e l’Italia, avviata dai canali della rete consolare albanese, che in quel Paese aveva ricevuto notizie secondo cui un connazionale stesse trattenendo con la forza la sua ex moglie ed i loro due bambini.