Il Covid ha frenato anche la realizzazione della nuova piazza di Ponte Valleceppi: a causa della pandemia infatti sono stati rinviati i lavori e l’approvazione del progetto esecutivo, che è però passato per Palazzo dei Priori alcuni giorni fa ottenendo il via libera definitivo dalla Giunta. Ciò significa che nel giro di qualche settimana il cantiere potrebbe aprire.
Ma cosa prevede il progetto? La piazza verrà trasformata in un sagrato con una pavimentazione in pietra naturale realizzata con lastre riquadrate. Verrà riposizionata lateralmente alla facciata della Chiesa la croce in ferro su basamento di mattoni. La forma trapeizoidale della piazza si conclude sul versante est con un’ area trattata con la stessa pietra naturale ma con un disegno diverso, che rappresenta uno spazio più intimo e di riflessione attraverso l’ utilizzo di elementi di arredo urbano come aiuole piantumate, panchine, corpi illuminanti bassi e riposizionamento della fontanella. Verrà poi bitumata la porzione di terreno oggi in terra battuta e sarà riprofilato e ripavimentato in pietra naturale il marciapiede a ridosso della chiesa. Le alberature esistenti non verranno rimosse
Quanto all’area a parcheggio a ridosso del Ponte, verrà trasformata in ideale estensione del sagrato, trattandola con la stessa pavimentazione. La funzione a parcheggio sarà, riproposta con un disegno più ordinato trasversalmente al senso di marcia carrabile. Infine nell’area ad ovest oltre il Ponte, verrà realizzato un parcheggio pubblico a carico del Comune nell’ ambito degli interventi di manutenzione delle strade comunali. Le lavorazioni relative alla viabilità carrabilepedonale ed illuminazione, strettamente ricomprese all’ interno della proiezione del viadotto sul piano sottostante saranno realizzate a cura della parrocchia così come la sistemazione dell’ intera impiantistica sull’intera area di che trattasi.
La Chiesa di Santa Maria Maddalena di Ponte Valleceppi ha origini molto antiche: la sua presenza è attestata ininfatti in un inventario del 1311. Nel catasto del 1427 risulta già come chiesa parrocchiale, ma il fonte battesimale vi fu istituito solo nel 1836, quando si decise di trasferirvi quello che si trovava nella vicina Chiesa parrocchiale di San Nicola di Pretola. I lavori iniziarono nel 1882 per iniziativa e sotto la direzione del parroco don Ferdinando Scarabattoli. Furono finanziati con le offerte e le entrate delle priorate. Nel 1926 furono fatti lavori di restauro e decorazione, queste ultime per mano di Guglielmo Ascanio da Panicale. La chiesa fu anche bombardata durante la Seconda guerra mondiale.