Polo scolastico a Santo Chiodo. Ospiterà i nuovi moduli abitativi

Spoleto, la soluzione provvisoria per consentire gli interventi di riqualificazione degli edifici

Polo scolastico a Santo Chiodo. Ospiterà i nuovi moduli abitativi

Polo scolastico a Santo Chiodo. Ospiterà i nuovi moduli abitativi

Sarà la frazione di Santo Chiodo ad ospitare il polo scolastico provvisorio a moduli per consentire gli interventi di riqualificazione degli edifici. Prosegue il lavoro del Comune di Spoleto per rispondere alle esigenze legate agli interventi che interesseranno gli edifici scolastici. L’analisi in questa fase si è concentrata sull’individuazione di un’area idonea in cui posizionare i moduli abitativi che dovranno ospitare, a partire dal prossimo settembre, la scuola secondaria di primo grado "Dante Alighieri". Non solo. L’intento è quello di dotare il territorio di una superficie urbanizzata sufficientemente grande che, soprattutto tra il 2025 e il 2026, possa ospitare anche altre scuole, quando con l’inizio dei nuovi lavori la popolazione scolastica da trasferire sarà compresa tra i 380 ed i 502 studenti. Delle tre proposte sul tavolo vagliate dai tecnici, ossia via dei Tessili a Santo Chiodo, piazza d’Armi e l’area verde adiacente la scuola "Luigi Pianciani", la scelta è ricaduta sulla prima. Diversi i criteri utilizzati: la presenza o meno di vincoli paesaggistici o monumentali, l’esistenza o meno di rischi geo naturali, la viabilità esistente, la compatibilità urbanistica e l’ampiezza degli spazi pubblici a disposizione. Lo spazio individuato in via dei Tessili, di proprietà comunale, è confinante con l’area di Protezione Civile inaugurata ad agosto 2022 e già parzialmente urbanizzata. Le dimensioni consentono sia di ospitare gli studenti della "Dante Alighieri" a partire da settembre, sia di aumentare il numero delle strutture modulari permettendo quindi di avere spazi sufficienti ad ospitare altre scuole. Va detto che piazza d’Armi è stata scartata sia per l’incertezza relativa ai tempi di trasferimento della proprietà al Comune da parte del Demanio, sia per il vincolo culturale che per la possibile presenza di reperti archeologici; mentre le criticità evidenziate per l’area della scuola "Pianciani" hanno riguardato non solo la sottrazione di uno spazio verde destinato ad attività ludico ricreative e sportive in un’area a forte densità abitativa e soprattutto scolastica, ma anche la dimensione limitata dell’area a disposizione.