
Il tavolo Enel
Gualdo Cattaneo (Perugia), 30 novembre 2016 - A dicembre la centrale Enel «Pietro Vannucci» di Bastardo cesserà definitivamente la produzione di energia elettrica. In ballo ci sono quasi 40mila metri quadrati da riconvertire: ciminiere, impianti, uffici, magazzini. Il sito industriale nacque nel 1967 e grazie all’olio combustibile prima e al carbone poi, contribuì allo sviluppo economico dell’Umbria e non solo. Enel dunque chiude i cancelli della Centrale, ma non licenzia alcun dipendente, non butta via le chiavi e non lascerà che il sito diventi uno di quei luoghi fantasma sparsi per l’Italia dove crescono erbacce e gli impianti arrugginiscono sotto le intemperie.
Il gruppo dell’energia, infatti, vuole individuare proposte innovative e sostenibili per riqualificare e acquisire il sito di Bastardo attraverso un bando pubblico. È questo il progetto presentato ieri alla sala conferenze della Centrale da Giuseppe Molina, responsabile Enel generazione Italia, Fabio Paparelli, vicepresidente Giunta Regione Umbria, Andrea Pensi, sindaco di Gualdo Cattaneo, Marcello Bioli, sindaco di Giano dell’Umbria, Ernesto Cesaretti, presidente Confindustria Umbria. «I soggetti, che vorranno presentare progetti per acquisire il sito – ha spiegato Molina – potranno presentare la propria manifestazione di interesse a partire da questi giorni e fino a marzo 2017 alle condizioni specificate nell’avviso pubblicato sulla piattaforma www.futur-e.it. Questo progetto – ha aggiunto Molina – che è un nuovo modo di concepire l’energia come motore di un sistema più versatile ed efficiente, parte dalla consapevolezza che il modo di produrre elettricità è cambiato».
Dunque chi ha idee in linea con la filosofia Enel e denaro da investire si faccia avanti. Un parco giochi, un outlet per vendere vestiti, la produzione di alcuni tipi di alghe, un centro dedicato ai big data, una cittadella universitaria con tanto di laboratori sulle nuove tecnologie: è aperto a ogni possibilità il futuro della centrale di Bastardo. Queste citate sono solo alcune delle idee messe in campo per alcune centrali in giro per il paese. Per quanto riguarda il sito umbro si sono già fatti avanti alcuni possibili investitori: contatti informali ce ne sono stati, si parla di una importante azienda che opera nel settore agroalimentare, ma ora dovranno concretizzarsi attraverso impegni vincolanti.