"Perugia: Strade in Condizioni Disastrose e Paradossali"

La strada che collega San Marco a Ponte d'Oddi è in pessime condizioni, con buche che si aprono ogni giorno. Anche via Sperandio e Strada Bracceschi sono in cattive condizioni, con lavori fatti male e paradossi come la riasfaltatura di una traversa con pochi passaggi.

E’ di sicuro una delle strade peggio messe di Perugia e nonostante le promesse d’intervento la situazione precipita di giorno in giorno. La via ‘incriminata (foto a sinistra)’ questa volta è quella che collega San Marco a Ponte d’Oddi: più volte negli anni gli abitanti, i pendolari e i lavoratori si sono lamentati per lo stato in cui versa tutto il tratto che va dal semaforo di Monte Morcino a San Marco, ma a parte qualche rattoppo la situazione inevitabilmente non fa che deteriorarsi. E in queste ultime settimane, dopo i lavori della scorsa estate da parte di qualche impresa che a effettuato scavi e depositato tubature, la situazione oltre che disastrosa è diventata pericolosa. I rattoppi sono stati fatti malamente, e in più si apre una nuova buca al giorno. Purtroppo bisogna anche ricordare che in quella strada un anno e mezzo fa perse la vita un giovane mentre percorreva la discesa e poco prima di San Marco. Se poi si vuole estendere il problema, ecco che c’è via Sperandio che grida vendetta: è stato rifatto un breve tratto dopo la segnalazione da parte di alcune famiglie ma il resto della strada è bombardata. Poi ci sono i paradossi, come quello di Strada Bracceschi, che collega la Tiberina Nord a Ponte Pattoli, strada ad alta densità di traffico, data anche la presenza dello svincolo sulla E45. La via che misura un paio di chilometri è disastrata, con buche enormi e profonde su entrambi i lati. Poche settimane fa alcune decine di metri sono state riasfaltati e con esse anche una traversa (via Collecroce, foto qui sopra) dove transitano forse dieci auto al giorno (ci sono 8 case). I residenti (e anche noi) sono curiosi di sapere dall’assessore, Otello Numerini e dal consigliere delegato in materia, Federico Lupatelli i motivi di quella ‘anomala’ riasfaltatura.

M.N.