Patrocinio negato all’Anpi. L’associazione Jugocoord risponde al sindaco

Polemica infinita sulla commemorazione della “fuga dalle Casermette“ "Plateale irregolarità procedurale nascosta dietro a squallide accuse" .

Patrocinio negato all’Anpi. L’associazione Jugocoord risponde al sindaco

Patrocinio negato all’Anpi. L’associazione Jugocoord risponde al sindaco

"Nell’ultimo Consiglio comunale è stata nascosta una plateale irregolarità procedurale dietro a squallide accuse contro la nostra associazione". Non accenna a diminuire lo scontro intorno al patrocinio negato da parte del Comune di Foligno ad una iniziativa dell’Anpi per celebrare l’anniversario della fuga dalle Casermette di Colfiorito di alcuni prigionieri. Appuntamento organizzato dall’Anpi, con la collaborazione di altre associazioni come Jugocoord. Ed è proprio quest’ultima, con una nota pubblicata sul proprio sito internet, a rispondere al sindaco Stefano Zuccarini, che si era difeso nell’ultimo Consiglio comunale, spiegando le ragioni del patrocinio non concesso. In merito al diniego: "Sotto questa amministrazione, già nel 2019 erano state concesse sia la sala che il patrocinio per la commemorazione promossa allora direttamente dalla nostra associazione. Quest’anno Jugocoord non è stata tra i promotori bensì tra i semplici invitati alla commemorazione, stavolta organizzata dall’Anpi provinciale di Perugia che è dunque il vero bersaglio della clamorosa scorrettezza di Zuccarini. Ora, se è legittimo che la Giunta non conceda un patrocinio, ad esempio per avere cambiato opinione su di un certo tema o iniziativa, non lo è affatto che essa neghi l’utilizzo di sale pubbliche per eventi non condivisi dalla sua parte politica".

L’associazione spiega anche come, dalle parole del sindaco, emerga "la sua contrarietà in assoluto a commemorare la fuga dei prigionieri dalle Casermette". Il riferimento, nelle repliche del sindaco, era all’omicida dei due sacerdoti folignati che Jugocoord individua come autori di "una sfacciata propaganda fascista e quindi giustiziati da due partigiani". Uno di questi, slavo, ma non uno degli evasi dalle Casermette. Jugocoord rivendica poi gli ideali che animavano gli antifascisti jugoslavi delle Casermette, la continuità con Saragat e Pertini in merito ai rapporti con Tito.