CRISTINA CRISCI
Cronaca

Storia di un’oca fortunata. Vinta al palio, Giovanna è diventata una di famiglia

Se l’è aggiudcata Pietro, 13 anni, di Bologna, in vacanza in Altotevere. Ha scritto alla Società Rionale e al sindaco per raccontare la singolare amicizia

Pietro, studente della provincia di Bologna, la fortunata oca Giovanna vinta al palio di Città di Castello

Pietro, studente della provincia di Bologna, la fortunata oca Giovanna vinta al palio di Città di Castello

Città di Castello, 14 ottobre 2023 – Pietro ha 13 anni, è di Bologna: la scorsa estate durante un soggiorno a Città di Castello partecipò e vinse il Palio dell’oca dei ragazzi e, come vuole la tradizione, ricevette il trofeo, ovvero l’oca. Ma invece di farla cucinare, se l’è fatta amica e l’oca, chiamata Giovanna, ora vive come se fosse un cane o un gatto nel giardino di casa. Pietro, studente della provincia di Bologna, ha raccontato il finale della storia in una lettera densa di rispetto per le tradizioni e la storia di ogni comunità locale, ma anche degli animali. La lettera è stata inviata al sindaco Luca Secondi, al presidente della Società Rionale Mattonata, Dino Braganti e al segretario Paolo Alunni, per congratularsi con l’organizzazione del secolare Palio dell’oca, che lo ha visto primeggiare nell’edizione dedicata ai ragazzi che precede il vero e proprio Palio. Al termine di una lunga competizione, racconta Pietro nella lettera, "seppur esausto per i ripetuti tentativi sono riuscito ad infilare la lancia di legno nel foro collocato sotto a un catino pieno d’acqua appeso in alto; il tutto stando in piedi su un carretto in movimento trainato da due adulti…", come vuole da secoli la tradizione del Palio anche nell’edizione dedicata ai più piccoli. Così Pietro, accompagnato dai genitori Barbara e Claudio, ha ricevuto il suo premio finale: l’oca. 

"Appena saliti in auto, entusiasti di aver vissuto una giornata bellissima non c’abbiamo pensato un secondo nel prendere la decisione di evitare a Giovanna, così l’abbiamo chiamata, una brutta fine", racconta nella lettera. Niente pranzo domenicale con l’oca arrosto insomma, ma un finale ben più romantico. Fatto sta che da quel giorno "l’oca vive felice nel giardino di una nostra vicina di casa che ha spazio adeguato e compagnia visto che condivide l’aia con un altro esemplare d’oca salvata da un allevamento intensivo", racconta Pietro che ringrazia ancora attraverso il sindaco tifernate, i responsabili dell’organizzazione del Palio dell’Oca e i rappresentanti della Società Rionale Mattonata per l’ospitalità. "Torneremo a Città di Castello – conclude Pietro – per suggellare ancora il legame con la vostra città e le tradizioni secolari che la animano". A stretto giro ha risposto il sindaco Luca Secondi ringraziando Pietro e la sua famiglia per le belle parole di apprezzamento che ha speso nei confronti della comunità locale.